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Bologna, donna 31enne trovata morta in un cassonetto: impiccato il fidanzato

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Orrore a Bologna dove una donna di 31 anni è stata trovata morta in un cassonetto. Il fidanzato si è impiccato nel suo appartamento.

Un orrore senza precedenti quello che sta vivendo in queste ore la città di Bologna dove Emma Pezemo una donna di 31 anni è stata trovata morta in cassonetto situato in viale Togliatti. Stando a quanto riporta ANSA, la vittima era una donna di 31 anni originaria del Camerun. Originario del Camerun anche il fidanzato della donna che è stato trovato impiccato nel suo appartamento. Non è stato cosa aver portato ad una simile morte. L’ipotesi sulla quale starebbero facendo luce le forze dell’ordine è quella se sia trattato di omicidio-suicidio. 

Bologna donna morta cassonetto – la vicenda

A dare l’allerta per la scomparsa della donna sarebbero state le coinquiline della 31enne che nella mattinata del 2 maggio, non avendo visto la giovane rientrata dalla serata trascorsa fuori casa, avrebbero allertato le Forze dell’ordine. Da lì la macabra scoperta e il ritrovamento del corpo fatto a pezzi della donna in un cassonetto. Quindi il secondo ritrovamento del fidanzato della giovane Jacques Honoré Ngouenet, anch’egli originario del Camerun che è stato ritrovato morto impiccato nel suo appartamento. 

Bologna donna morta cassonetto – l’ipotesi 

Sarebbero molti al momento i dettagli sui quali fare la luce circa questo terribile omicidio a cominciare da cosa potrebbe aver scatenato una simile attrocità. Stando a quanto riferisce “Il Resto del Carlino”, le coinquiline della giovane avrebbero riferito alle forze dell’ordine che nella coppia non ci sarebbero state particolari tensioni. Le coinquiline della vittima avrebbero quindi tentato di chiamare il compagno della giovane, poi la Polizia, infine il successivo ritrovamento del compagno 43enne della vittima. 

Bologna donna morta cassonetto – il ritrovamento della vittima

Particolarmente macabro il ritrovamento della 31enne, che sarebbe stato possibile grazie ad alcuni passanti che avrebbero segnalato nel cassonetto delle tracce di sangue. All’interno è stato trovato il corpo martoriato e fatto a pezzi di Emma. L’arma del delitto non sarebbe stata trovata, anche si ipotizza che potrebbe essere stata utilizzata una grossa mannaia. 

Un altro aspetto sul quale si starebbe facendo luce è il biglietto lasciato da Jacques, l’uomo 43enne che avrebbe scritto in un biglietto in lingua francese dettagli ed elementi che potrebbero saper dire qualcosa di più sul perché la giovane averebbe trovato la morte. Di Jacques Honoré Ngouenet ovvero colui che potrebbe essere l’autore dell’omicidio si sa invece che era ospite di una comunità in cura per problemi di tipo psichiatrico.