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Bologna, negati due bus ad un disabile

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Ha scritto una lettera di denuncia al quotidiano “Repubblica” raccontando l’episodio di cui è stato protagonista qualche giorno fa. Maximiliano Ulivieri è un disabile che ha un appuntamento importante e decide di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere la persona che lo sta aspettando. P...

Ha scritto una lettera di denuncia al quotidiano “Repubblica” raccontando l’episodio di cui è stato protagonista qualche giorno fa. Maximiliano Ulivieri è un disabile che ha un appuntamento importante e decide di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere la persona che lo sta aspettando. Purtroppo, però, non riesce a salire sul primo autobus perché non funziona la pedana elettrica, e tanto meno sul secondo dove si è verificata la stessa situazione.

Maximiliano racconta di essersi avvicinato all’autista per capire il motivo del problema, ma questi gli ha risposto in malo modo richiudendo le porte del mezzo. “Ieri mi sono sentito un handicappato”, ha scritto il giovane nella sua lettera accorata pubblicata sulle pagine di “Repubblica”. “Non mi posso incazzare con nessuno per quello che sono. Non posso perdonare nessuno per il mio handicap perché non saprei chi sia il colpevole. Ma per ogni volta che mi fate sentire un handicappato so chi è il colpevole: voi. E non ve lo perdono”, scrive.

Alla denuncia del disservizio il Comune di Bologna ha risposto con una telefonata di scuse da parte dell’assessore regionale Trasporti Raffaele Donini. Sono state chieste spiegazioni all’azienda si trasporti locali bolognese Tper. Anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Bologna ha chiesto pubblicamente scusa a Maximiliano tramite il social network Facebook.