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Bologna: Nina è affetta dalla sindrome di down, il liceo le vieta di dare l'esame di maturità 2023

Bologna, 19enne con la sindrome di Down vuole fare esame di Maturità ma il liceo dice no

Il percorso scolastico di Nina, affetta da sindrome di Down, ed il divieto del liceo

A Bologna si grida alla disumanità: la protagonista di questa vicenda si chiama Nina Rosa Sorrentino ed è una studentessa del liceo Sabin di Bologna. La 19enne avrebbe dovuto sostenere a giugno l’esame di Maturità, al pari dei suoi coetanei e compagni di classe. Il fatto che Nina soffra della sindrome di Down ha portato la scuola a ritenere la prova “troppo stressante per lei, quindi meglio non farla”.

La sola opzione della ragazza è stata decidere di ritirarsi dalla scuola, di cui aveva scelto l’indirizzo Scienze Umane (ironia della sorte?) a meno di tre mesi dalla fine del proprio percorso liceale. “E’ stata l’unica soluzione tosta e dolorosa – hanno dichiarato i genitori di Nina al Corriere di Bologna – per non farle perdere la possibilità di riprovarci l’anno prossimo“.

Il percorso scolastico di Nina, affetta da sindrome di Down, ed il divieto del liceo

Nina ha frequentato con zelo e perseveranza i cinque anni della scuola superiore Sabin di Bologna, ottenendo negli anni ottimi risultati. Dopo i primi due anni di Ginnasio, la famiglia della ragazza aveva chiesto alla scuola di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) di Nina. In questo modo, la studentessa avrebbe potuto passare dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti.

Cosa avrebbe comportato questo cambiamento di rotta? Ebbene, grazie a tale passaggio Nina avrebbe avuto la possibilità di sostenere l’esame di Maturità, invece di ricevere semplicemente l’attestato di frequentazione del corso in questione. Tuttavia, il liceo non ha ritenuto di assecondare la richiesta, giustificando il proprio rifiuto con la convinzione che l’esame in oggetto “è un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare ‘senso di frustrazione nella ragazza’. Queste le parole della dirigente del liceo Sabin. Dove sono le pari opportunità?