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Bonaccini: "Zona arancione premia sforzi dell'Emilia Romagna. Ora avanti coi vaccini"

Bonaccini Emilia Romagna

Il bilancio di Stefano Bonaccini sull'emergenza Covid-19 in Emilia Romagna.

L’Emilia Romagna da lunedì tornerà ad essere zona arancione. Intanto prosegue la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, nonostante le difficoltà dettate dalla carenza delle dosi e da problemi logistici. A parlarne è stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Il bilancio di Bonaccini

Il governatore dell’Emilia Romagna, in un’intervista a La Stampa, ha parlato della campagna di vaccinazione: “C’è un piano vaccinale ed è nazionale. Ho appena concluso un sopralluogo agli hub vaccinali di Bologna e Ferrara insieme al generale Figliuolo e al capo della Protezione civile Curcio: entrambi hanno potuto apprezzarne l’efficienza, la coerenza del lavoro rispetto alle priorità indicate dal governo, l’entusiasmo e la professionalità di operatori sanitari e volontari. Non dimentichiamoci che all’Italia è stato consegnato il 60% in meno dei vaccini previsti: qui a doversi fare un esame di coscienza serio sono le multinazionali farmaceutiche“.

E sulla situazione della Regione aggiunge: “Il ritorno in zona arancione premia gli sforzi, le attenzioni e i sacrifici di tutti gli emiliano-romagnoli nell’ultimo mese. Permette a ragazze e ragazzi di tornare in aula anche alle superiori. Così come ai negozi di riaprire, seppure con limitazioni importanti in diversi comparti. Il nostro obiettivo è quello di non dover fare di nuovo passi indietro più avanti, vogliamo anzi creare le condizioni per nuove, ulteriori riaperture non appena sarà possibile farlo. Per questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia e a continuare a rispettare le norme in vigore, a partire dal divieto di assembramenti. Più vacciniamo più ci avviciniamo all’uscita dalla pandemia: l’Emilia-Romagna – ha sottolineato Bonaccini – è pronta a farlo“.