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Bonus 2022, quali sono e quanto costano allo Stato?

Da Superbonus 110 a ex bonus Renzi, quanti sono e quanto costano a Stato

Scopriamo nel dettaglio ciò che è emerso dalle analisi del Cgia di Mestre.

Stando a ciò che la Cgia di Mestre afferma gli incentivi e le agevolazioni inserite negli ultimi 2 anni per sostenere la ripresa economica del Paese avranno un peso di quasi 113 miliardi di euro.

Bonus, quali sono e quanto costano allo Stato?

Sembrerebbe, infatti, sia arrivato il momento di razionalizzare le spese: sono circa 40 i bonus in Italia ancora attivi, nati dagli ultimi due esecutivi per contrastare sia gli effetti economici provocati dalla pandemia sia quelli provocati dalla guerra in Ucraina. E quanto costeranno allo Stato? Circa 112,7 miliardi di euro, secondo la stima dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Le analisi del Cgia di Mestre

La Cgia ci tiene però a sottolineare che che si tratta di agevolazioni nate negli ultimi 2 anni con l’obiettivo di sostenere alcuni comparti produttivi, le famiglie, i lavoratori dipendenti e gli autonomi. Il fine era solo quello di aiutare la ripresa economica del Paese.

Il Superbonus 110% 

Ad esempio, il Superbonus 110%, introdotto nel luglio del 2020 per incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio abitativo, è costato 21,1 miliardi.

Nel biennio 2020-2021 l’importo delle cessioni del credito e degli sconti in fattura ammontava a:

  • 13,6 miliardi per il bonus facciate;
  • 5,5 per l’ecobonus;
  • 4,9 per la ristrutturazione;
  • 0,9 per il sismabonus;
  • 0,01 miliardi di euro per le colonnine di ricarica.

Invece, il costo del bonus sociale introdotto nella seconda metà del 2021 ammonta a 22 miliardi, senza dimenticare che è stato anche più volte rafforzato ed utilizzato per calmierare gli aumenti delle bollette di luce e gas.

“Sarebbe ingeneroso sostenere che gran parte di questi soldi sono stati e vengono gettati al vento, contribuendo ad aumentare in misura significativa il debito pubblico che, rispetto all’avvento del Covid, è salito di oltre il 21% di Pil”.