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Boom di neonati affetti da sifilide: allerta sanitaria negli Usa

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Usa, un incremento preoccupante dei casi di sifilide congenita tra i neonati preoccupa gli esperti

Un’emergenza sanitaria che nulla ha a che fare con il Covid-19 sta prendendo piede negli Stati Uniti d’America, e gli esperti la trovano particolarmente preoccupante poiché mette a rischio la salute dei neonati. Si tratta di un grande incremento di casi di sifilide congenita tra gli appena nati.

Usa, sifilide nei neonati, i dettagli

Il boom maggiore, e dunque più preoccupante, sta avvenendo nello stato del Mississipi, dove negli ultimi cinque anni si è registrato un incremento del 900%. Nel resto degli Usa, invece, i casi si sono triplicati a partire dal 2017. Si pensava che questa sifilide congenita fosse stata debellata, invece non è così: i neonati nascono malati. La malattia viene trasmessa dalla madre al figlio che porta in grembo, se la malattia non viene individuata immediatamente nel neonato potrebbe risultare fatale, danneggiando gli organi del nascituro, il sistema nervoso, vista e udito. 

Usa, emergenza sanitaria: il parere dell’esperto

Thomas Dobbs, direttore medico, ha dichiarato: “I medici sono assolutamente inorriditi, l’assistenza prenatale insufficiente è il principale fattore di rischio sanitario per i neonati con sifilide” e poi ha aggiunto: “L’attuale sistema di finanziamento della sanità pubblica negli Usa ci rende vulnerabili a vecchie e nuove minacce per la salute. Non abbiamo necessariamente bisogno di più soldi per la sanità pubblica. Dobbiamo spenderli saggiamente”.