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Boracay inaccessibile per 6 mesi causa turisti

Boracay

Troppi turisti, molti dei quali maleducati sull’isola filippina di Boracay, così il presidente Rodrigo Duerte ne ha annunciato la chiusura per 6 mesi.

L’isola di Boracay, tra le 7000 dell’arcipelago delle Filippine, è meta di quasi 2 milioni di turisti all’anno. Troppi, molti dei quali anche maleducati. Per questa ragione le strutture ricettive limitrofe alla favolosa spiaggia rimarranno chiuse per 6 mesi, a partire dal prossimo 26 aprile. L’annuncio è stato comunicato dall’emittente britannica BBC. La drastica misura è stata decisa dal presidente filippino Rodrigo Duterte, dopo essere venuto a sapere che da ristoranti e hotel venivano riversati addirittura in mare cibi, bevande e quant’altro – in una parola immondizia – avanzate dagli ospiti.

Mare inquinato

Il (controverso) provvedimento

Rodrigo Duterte ha annunciato che non tollererà “che Boracay sia trattata come un pozzo nero”, perciò rimarrà chiusa per il tempo necessario stimato per ripulire le sue acque marine. In questo momento “è un vero cesso” ha detto senza giri di parole il presidente filippino, dopo aver visto di persona la spiaggia durante una riunione con imprenditori del ramo turistico.

Rodrigo Duterte

I gestori delle 500 attività commerciali di Boracay, che vivono di turismo, hanno protestato contro la decisione di chiudere per così lungo tempo. Il governo delle Filippine però li ha rassicurati, dicendo loro che li aiuterà economicamente finché servirà. Solo nel 2017, proprio grazie all’afflusso di turisti, albergatori e ristoratori avevano guadagnato 1 miliardo e 700 dollari. In effetti, se è vero che la chiusura degli esercizi commerciali del settore è un danno per il turismo, lo è anche l’inquinamento marino.

Così il locale ministro dell’Ambiente di Boracay philippines si è subito attivato. Già all’inizio di marzo, la Protezione Civile filippina aveva aperto un’indagine per valutare se non fosse il caso di dichiarare addirittura lo “stato di calamità” a causa del malfunzionamento della rete fognaria e di depurazione, corresponsabile della drammatica situazione.

Boracay problema rifiuti

Pochi mesi fa l’isola di Boracay aveva già dovuto fare i conti con il problema dei rifiuti. Questa volta la fonte del problema non sono stati i turisti poco rispettosi dell’ecosistema locale. La causa è stata l’uragano tropicale Urduja, da cui l’isola era stata investita quasi totalmente. Le alluvioni avevano portato a galla una grande quantità di maleodoranti sostanze organiche ed inorganiche.

Il precedente thailandese

Anche nella vicina Thailandia si era riscontrato lo stesso problema. Nel 2016 erano state chiuse due meravigliose isole dell’arcipelago delle Andamene e nel febbraio scorso una magnifica spiaggia di Phi Phi Island. Non era un’isola “qualsiasi”. Si trattava di Maya Bay, la famosa spiaggia del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio (2000). Resta da vedere se queste misure hanno funzionato o funzioneranno nei prossimi sei mesi.