Giampiero Casoni Dopo la notizia della caduta di Boris Johnson arriva il commento di Dmitri Medvedev: “Se ne va l’amico dell’Ucraina”. Le dimissioni del premier britannico scatenano l’ironia della Russia ed anche un po’ di sollievo. Perché ironia? Perché nello scacchiere geopolitico e diplomatico Johnson era il più irridente nei confronti di Putin. Perché sollievo? Perché il già primo ministro del Regno Unito era il più falco tra i falchi e la sua caduta politica priva Volodymyr Zelensky di un alleato ancor più fedele di Washington.
Il commento di Medvedev sulla caduta di Boris Johnson
L’importanza di Jonson era soprattutto finanziaria e “politica”: fra i leader occidentali Bo-Jo era stato quello che più di tutti aveva guardato trucemente e bellicosamente verso il Cremlino. Insomma, a Mosca si festeggia con commenti del tipo: “Notizie da Londra. I ‘migliori amici dell’Ucraina’ se ne vanno. La ‘Vittoria’ è in pericolo!”
“Il primo è andato, sotto a chi tocca”
E ancora: “Il primo è andato”. Chi li ha scritti, anzi, postati? Proprio l’ex presidente russo Dmitri Medvedev sul suo canale Telegram. Per lui le dimissioni sono “il logico risultato dell’arroganza britannica e della politica internazionale. Soprattutto in campo internazionale”. E ancora: “Aspettiamo notizie da Germania, Polonia e Stati baltici”.
