> > Bossi critica Pontida. A Salvini dice: non bastano promesse

Bossi critica Pontida. A Salvini dice: non bastano promesse

Umberto Bossi

Parla il grande assente di Pontida 2018. Umberto Bossi si scaglia contro Matteo Salvini ed avverte: "Non credere ai sondaggi".

Quest’anno il raduno di Pontida è stato un grande successo, soprattutto per numero di partecipanti. C’era però un grande assente, Umberto Bossi, che forse si è legato al dito il fatto che lo scorso anno non era stato invitato a salire sul palco. Il Senatùr si leva quindi qualche sassolino dalla scarpa e avverte Matteo Salvini: “I sondaggi non contano niente, dalla Lega la gente si aspetta risposte chiare ai problemi e non solo promesse”.

Bossi critica Pontida

Stavolta a Pontida sembrano esserci proprio tutti. E’ stata la più grande manifestazione della Lega dal 1990 ma c’era un grande assente. Per la prima volta, infatti, Umberto Bossi non ha partecipato all’annuale raduno, dopo che lo scorso anno non era stato invitato a salire sul palco. Questa nuova Lega senza il Nord accanto al simbolo e con i colori che sono ormai passati dal verde padania al blu e bianco istituzionale non sembra infatti molto piacere al fondatore del movimento.

Bossi cerca di non alimentare la polemica e si giustifica assicurando che non si sentiva bene perché ha “il mal di schiena”. In realtà, appare ovvio il fatto che la svolta che Matteo Salvini sta imprimendo al partito non soddisfa il Senatùr, e non tenta neanche di nasconderlo troppo nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Riguardo ai numeri di Pontida 2018, infatti, l’ex leader del Carroccio non ha dubbi, e osserva: “Certo, se ci porti lì anche l’Africa… – e aggiunge – Ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c’è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?”.

Le critiche a Salvini

Umberto Bossi lancia poi un affondo contro Matteo Salvini. Pontida, dice, “non è una gara a chi porta più gente” perché, sottolinea, “dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi”. Invece finora il governo Conte “non hanno fatto niente” sostiene l’ex segretario leghista. Bossi critica anche l’idea delle “Lega delle Leghe“. A Pontida, infatti, Salvini ha annunciato in vista delle elezioni europee “un’alleanza dei populisti che metta insieme tutti i movimenti liberi e sovrani che vogliono difendere la propria gente e i propri confini”.

E questo perché “non è la Lega che è cambiata, è il mondo a essere cambiato. – sostiene l’attuale segretario – Noi, abbiamo capito che da soli non andavamo da nessuna parte. Per vincere occorreva unire l’Italia, come occorrerà unire l’Europa“. Una proposta che Bossi respinge totalmente. “Ma non si va da nessuna parte, non scherziamo” sottolinea. Il senatore domanda infatti: “Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani?”.

I sondaggi

Il fondatore della Lega Nord non sembra entusiasta nemmeno dei sondaggi, che danno il partito guidato da Matteo Salvini ormai al 30 per cento. Quando a capo del Carroccio c’era Bossi, invece, il movimento a livello nazionale era riuscito a raggiungere solo il 10 per cento. “Non credo molto ai sondaggi, la gente vota nelle urne” sottolinea l’ex segretario. “E comunque, se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. – avverte – Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito”.