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Bozza decreto Covid, novità per le scuole: chi lascerà la dad dal 26 aprile?

Bozza del decreto covid

Manca poco e il governo varerà il decreto destinato ad entrare il vigore lunedì 26 aprile 2021: scopriamo cosa succederà alle scuole.

Il nuovo decreto che tutti stiamo attendendo indicherà in maniera chiara il calendario e le regole per le riaperture. Tra le novità che circolano già nella bozza del decreto Covid, molte vedono protagonista la scuola. L’articolo 3 del decreto, non a caso, è dedicato proprio alle attività scolastiche. Quindi, chi tornerà a seguire in presenza?

Bozza decreto Covid: tutte le novità che riguardano le scuole

Dal 26 aprile, prima di tutto, sarà ripristinata la zona gialla in Italia. Il colore delle Regioni dipenderà come sempre dai dati epidemiologici settimanali e verrà deciso dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Di base comunque tutte le scuole dovrebbe nel bene o nel male riprendere le lezioni in presenza. 

“É assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado, almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca“.

Per cui, indipendentemente dal colore, fino alla terza media si torna a scuola in presenza in tutta Italia.

Diverso, tuttavia, è il discorso che riguarda scuole superiori, in quanto nella bozza del decreto si legge che:

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinché, nella zona rossa, sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza“.

Per i fortunati che torneranno in zona gialla, dunque, non solo probabilmente si avrà la possibilità di tornare a cena fuori all’aperto, ma i ragazzi lasceranno al 100% la didattica a distanza, tornando tra i banchi di scuola. Stesso discorso anche per chi si troverà in zona rossa, a gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali.

Infine, per le università sembra piuttosto che ci siano nuove regole: per chi si troverà in zona gialla ed arancione, a partire dal 26 aprile 2021, fino al 31 luglio 2021 le attività didattiche e curriculari si svolgeranno in presenza; tuttavia, per la zona rossa:

“I piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari possono prevedere lo svolgimento in presenza delle attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero delle attività formative rivolte a classi con ridotto numero di studenti“.

É bene sottolienare, comunque, che gli esami potranno essere sostenuti in presenza; ugualmente pure per le lauree, l’orientamento e i laboratori.

Infine, un’altra ottima notizia è la riapertura delle biblioteche, delle sale studio e delle sale lettura.