> > Bradisismo ai Campi Flegrei, il suolo si alza: il sindaco di Pozzuoli lancia ...

Bradisismo ai Campi Flegrei, il suolo si alza: il sindaco di Pozzuoli lancia l'allarme

Bradisismo

Bradisismo ai Campi Flegrei. Il suolo si sta alzando e il sindaco di Pozzuoli, Figliolia, ha lanciato l'allarme. Gli studiosi sono divisi.

Il fenomeno del bradisismo si sta manifestando ai Campi Flegrei, dove il suolo si sta alzando, arrivando quasi a raggiungere i livelli dell’84. In un mese a Pozzuoli ci sono state 150 scosse e in questo momento i vulcanologi sono divisi e hanno opinioni differenti. Il sindaco di Pozzuoli Figliola ha inviato una comunicazione alla cittadinanza, lanciando l’allarme. Gli studiosi sono d’accordo sul fatto che mancano 4 centimetri al raggiungimento della precedente risalita e le rocce potrebbero non reggere.

Bradisismo ai Campi Flegrei: mancano 4 centimetri al livello dell’84

Nella notte del 26 gennaio ai Campi Flegrei si sono registrate 29 scosse in cinque ore, di magnitudo bassa. Ci sono state circa 150 scosse in un mese, a volte precedute da boati e puzza di zolfo, spesso percepite dai residenti. Il rischio in questo momento è alto, perché dal 2005 il suolo ha iniziato a sollevarsi e il fenomeno non si è più fermato. Dal luglio 2021 si sta sollevando di 10 millimetri al mese. Ormai mancano 4 centimetri per raggiungere il livello registrato durante il bradisismo dell’84, che aveva portato a sgomberare il rione Terra per il rischio che crollassero le abitazioni. Secondo i calcoli dei vulcanologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, se il sollevamento continuerà, il prossimo mese di maggio si aggiungeranno quei 4 centimetri. Non ci sono risposte su quello che potrebbe accadere in seguito. Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, ha definito il raggiungimento di quel limite come “una zona di idee libere, perché i colleghi hanno visioni differenti sugli scenari”. L’esperta non ritiene che quel limite possa portare a gravi sconvolgimenti, ma la situazione è pericolosa per la popolazione.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Alessandro Nebbia (@alenebbi)

L’allarme del sindaco di Pozzuoli

Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, ha fatto distribuire migliaia di pieghevoli della Protezione Civile con le disposizioni su come affrontare l’eventuale emergenza, lanciando a tutti gli effetti l’allarme. Una di queste brochure distribuite sta facendo preoccupare, soprattutto per il titolo “Rischio vulcanico“. Alcuni hanno criticato il primo cittadino per l’eccessiva preoccupazione. “Un concittadino sostiene che possiamo dormire sonni tranquilli dal punto di vista vulcanico, sono costretto a rispondere che è una valutazione personale, mentre l’organo nazionale di valutazione che riunisce i migliori esperti del settore, la Commissione Grandi rischi, è di diverso avviso” ha scritto il sindaco sui social. Il rischio di eruzioni sembra concreto. Lo studio “Progressive approach to eruption at Campi Flegrei caldera in Southern Italy“, pubblicato su Nature nel 2017, condotto da esperti vulcanologi a livello internazionale, svela che le rocce del sottosuolo non avrebbero “smaltito” lo stress a cui sono state sottoposte nei precedenti episodi di bradisismo e stanno perdendo elasticità. Il rischio è che possano cedere.

Il monitoraggio continua

L’ultima volta che è accaduta una cosa del genere, nel 1538, si era verificata l’eruzione che aveva dato vita a Monte Nuovo. Il suolo all’epoca si era sollevato fino a 17 metri, un’altezza molto lontana rispetto ai 3,5 metri del 1984. Gli studiosi hanno chiarito che “un nuovo episodio di rapido sollevamento presenta un rischio maggiore dovuto allo scuotimento del terreno, nonché un aumento significativo del potenziale di eruzione“. Dal contino monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano, che non si ferma, al momento “non si registrano significative e improvvise deformazioni del suolo“. I risultati della sorveglianza del vulcano vengono trasmessi in tempo reale alla sezione della Commissione Grandi Rischi che si occupa della valutazione del rischio vulcanico.