Daniele Orlandi Nuova pesante rivolta di detetnuti in un carcere brasiliano. Dopo quella avvenuta pochi giorni fa a Manaus, nel corso della quale sono morti oltre 50 detenuti, una seconda rivolta è scoppiata all’interno di una struttura nello stato di Roraima, nel Brasile settentrionale, nella fattispecie il Penitenziario agricolo di Monte Cristo, il maggior carcere di questo territorio. E’ stato il governo locale a confermare la notizia pur senza fornire molti altri dettagli. Le forze speciali della polizia sono entrate nel penitenziario per supportare le guardie carcerarie e circoscrviere la rivolta ma secondo le informazioni diffuse dai media locali vi sarebbero 33 vittime.
Secondo le autorità l’eccidio sarebbe stato provocato per vendetta dalla gang Primeiro Comando da Capital, dopo il massacro dei giorni scorsi di suoi membri nel carcere della capitale amazzonica Manaus. I media confermano che la maggior parte delle vittime sono state decapitate ma non solo: il corpo è stato smembrato o il cuore è stato strappato dal petto. Non si sarebbe trattato di una sommossa, bensì di un blitx tra detenuti, probabilmente di fazioni contrapposte. E’ la seconda strage in pochi giorni nel Paese sudamericano, conferma delle grandi difficoltà nel gestire le strutture carcerarie.
