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Brexit, approvata la risoluzione del Parlamento Europeo

Brexit ufficiale

Il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione per i negoziati della Brexit: diritti dei cittadini, impegni finanziari e Irlanda del Nord in primo piano.

Da Strasburgo è arrivato il via libera alla risoluzione che stabilisce le linee guida per i negoziati sulla Brexit. La risoluzione è stata approvata dal Parlamento Europeo grazie all’appoggio dei gruppi del Ppe, di Alde, dei Verdi, di S&D e di Sinistra Unitaria. 516 in totale i voti a favore, 133 quelli contrari e 50 gli astenuti. Così è arrivata da parte dell’Unione Europea una prima chiara indicazione di quali debbano essere le priorità nell’ambito della gestione della procedura di uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

Interesse dei cittadini prima priorità in vista della Brexit

L’interesse dei cittadini è la nostra prima priorità“, ha affermato il presidente del Parlamento Europeo, l’italiano Antonio Tajani, il quale ha poi voluto rimarcare che “un’uscita ordinata e condotta in buona fede è nell’interesse sia dell’Unione Europea, sia della Gran Bretagna”. Guy Verhofstadt, coordinatore per la Brexit da parte del Parlamento Europeo, si è detto molto soddisfatto “che un’ampia maggioranza abbia approvato la risoluzione sul negoziato”, perché “ora sia la Gran Bretagna, sia il Consiglio Europeo conoscono molto bene la posizione del Parlamento“. “Saremo molto fermi con le autorità britanniche”, ha preannunciato Verhofstadt, e “allo stesso tempo molto generosi con i cittadini britannici”.

Impegni finanziari del Regno Unito e salvaguardia della pace in Irlanda del Nord

Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha commentato l’approvazione della risoluzione auspicando un negoziato “in spirito di amicizia e apertura, non di ostilità”, perché, ha puntualizzato, “non è il momento di abbandonarsi alle emozioni“, bensì “il momento in cui restare uniti”. Secondo il capo negoziatore Michel Barnier, l’obiettivo deve essere quello di “un accordo non contro ma con il Regno Unito”. “Non cercheremo mai di punire il Regno Unito”, ha dichiarato nel corso dell’assemblea parlamentare, “chiederemo al Regno Unito di pagare quello per cui si è impegnato come Stato membro”.

Oltre agli impegni finanziari, è stato ancora Barnier a rimarcare l’altro principio cui dovrebbero improntarsi i negoziati, ovvero la salvaguardia degli accordi di pace in Irlanda del Nord. “Bisognerà trovare un metodo”, ha dichiarato il capo negoziatore Ue per la Brexit, “che non rimetta in discussione in alcun modo l’equilibrio esistente nel rispetto del diritto dell’Unione”.