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Brexit, capo negoziatore UE: cittadini devono essere salvaguardati

Brexit

Michel Barnier, capo negoziatore europeo per la Brexit, torna a parlare della situazione inglese. Dopo l'avvertimento sul conto che la Gran Bretagna dovrà pagare una volta uscita dall'Eurozona, si parla di 100 miliardi di euro, Barnier ha dichiarato che "l'Europa è pronta a dare inizio ai negoziat...

Michel Barnier, capo negoziatore europeo per la Brexit, torna a parlare della situazione inglese. Dopo l’avvertimento sul conto che la Gran Bretagna dovrà pagare una volta uscita dall’Eurozona, si parla di 100 miliardi di euro, Barnier ha dichiarato che “l’Europa è pronta a dare inizio ai negoziati e io aspetto con fiducia il Consiglio che il 22 maggio ci darà il mandato”, i negoziati cominceranno dunque dopo il 22 maggio. Ma il capo negoziatore avverte che per l’Ue la priorità è “la salvaguardia dei diritti dei cittadini“, infatti le trattative sul “futuro rapporto con il Regno Unito finché i 27 Stati membri non saranno rassicurati sul fatto che tutti i cittadini saranno trattati in maniera adeguata e con umanità

Gli accordi previsti

Il 29 marzo l’ambasciatore del Regno Unito presso l’Unione Europea ha consegnato la lettera con cui il governo britannico chiedeva formalmente di iniziare le trattative per l’uscita del Regno Unito dalla UE.

Un mese dopo, il 29 aprile, Il Consiglio europeo a 27 che si è riunito a Bruxelles, ha gettato le linee guida per la negoziazione della Brexit: la soluzione delle questioni finanziarie create dall’uscita del Regno Unito (“financial settlement”), ovvero i costi della Brexit, che dovrà pagare in buona parte Londra, soprattutto per onorare i contratti pluriennali che firmato come Stato membro dell’Ue; la rimozione dell’incertezza per quanto riguarda le persone e le imprese, e in particolare i diritti dei 3 milioni di cittadini Ue residenti nel Regno Unito dei 2 milioni di cittadini britannici residenti nell’Ue.

Particolare rilevanza avrà poi situazione futura dell’Irlanda, che si troverà ad avere una frontiera esterna con l’Irlanda del Nord, che è parte del Regno Unito, laddove gli accordi di pace “del Venerdì Santo” fra britannici e irlandesi, dopo decenni di guerra civile e attentati terroristici, prevedono l’assenza di controlli a quella frontiera.

Il punto focale per iniziare le negoziazioni, per Bernier, sono proprio i diritti dei milioni cittadini residenti nel Regno; e sulla questione la premier britannica Theresa May, in un’intervista alla Bbc, ha spiegato che un accordo può essere raggiunto in tempi rapidi, ma solo se verranno garantiti i medesimi diritti ai britannici residenti nei Paesi dell’Unione.