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Brindavano all'alluvione del 2017: 3 arresti a Livorno

Brindavano all'alluvione del 2017: 3 arresti a Livorno

"Brinderemo all'alluvione". L'intercettazione chiave della Procura di Livorno inchioderebbe 3 persone. Arrestato anche Stefanini, Protezione Civile.

“Brinderemo all’alluvione”. L’intercettazione chiave dell’inchiesta condotta dalla Procura di Livorno inchioderebbe 3 persone. L’ultimo arrestato è Riccardo Stefanini, ex coordinatore della protezione civile del Comune. Insieme a lui anche Emanuele Fiaschi, titolare della ditta livornese Tecnospurghi, e Nicoletta Frugoli rappresentante commerciale della società “ComunicaItalia” di Roma.

Brindisi all’alluvione

Settembre 2017, un’alluvione si abbatte sulla città di Livorno. L’acqua invade le strade, distrugge auto e abitazioni. Le immagini della bomba di pioggia sembrano tratte da film post apocalittici. Purtroppo non è un film. I giornali locali e nazionali parlano di un’emergenza simile all’Aquila. Tutti a piangere per l’alluvione? No, qualcuno brinda. Secondo l’inchiesta della Procura di Livorno, riporta l’Ansa, dalle acque dell’alluvione è emerso un giro d’affari milionario e fatto alle spalle dello Stato. La truffa si estende su tutto: dai sacchi di sale pagati a peso d’ oro, alla gara per il servizio di allerta meteo truccata. Nel corso delle indagini sarebbero stati rilevati a carico di Stefanini, Fiaschi e Frugoli elementi probatori per il reato di turbativa d’ asta in concorso, rispettivamente tra Stefanini e Fiaschi per aggiudicarsi la gara “Multiservizi” e tra lo stesso pubblico impiegato e Frugoli per la gara “Alert system”.

Sacchi di sale a peso d’oro

Il brindisi all’alluvione parte dal basso, addirittura dai sacchi di sale per il disgelo. Il Comune di Livorno ha bisogno di scongelare le strade dal ghiaccio? Sono 15 euro, iva esclusa, per ogni sacco da 20 chili. E pensare che nel 2013 il Comune di Pisa aveva pagato per lo stesso tipo di prodotto, un pacco di sale da 25 chili, 3.35 euro compresa iva. Ma la truffa non si ferma certamente qui. Per 4 zaini di rappresentanza, contenenti piccoli accessori, donati alle scuole in occasione della manifestazione annuale, indetta dalla Protezione civile, il Municipio è arrivato a pagare alla ditta Tecnospurghi ben 1000 euro.

Costi gonfiati

La polizia, riporta Libero, specifica in una nota le dinamiche che coinvolgerebbero Riccardo Stefanini nella truffa: “Sono state accertate gravi irregolarità compiute da Stefanini nel calcolare i costi degli interventi svolti dalla ditta Tecnospurghi di Fischi in occasione dell’ allerta meteo per neve/ghiaccio del 25-26 febbraio e del 1 marzo 2018”. Il lieto brindisi si starebbe trasformando in un sorso amaro.