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Bruce Springsteen a San Siro: The River Tour 2016

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Quasi quattro ore di concerto per un mostro della musica internazionale: Bruce Springsteen Ieri sera Bruce Springsteen è tornato a San Siro dopo un'assenza durata 3 anni. La coda per avere accesso al pit, la zona sottopalco, è iniziata addirittura giovedì. Il boss ha premiato questi temerari, e ...

Quasi quattro ore di concerto per un mostro della musica internazionale: Bruce Springsteen

Ieri sera Bruce Springsteen è tornato a San Siro dopo un’assenza durata 3 anni. La coda per avere accesso al pit, la zona sottopalco, è iniziata addirittura giovedì. Il boss ha premiato questi temerari, e tutti quelli arrivati presto allo stadio, con un piccolo pre-show alle 17.30. Ha suonato in acustica “Growing up”. In crescita è infatti il suo pubblico; tra le 60 mila persone presenti ieri, oltre ai fan storici, molti erano i giovani e i bambini, che si sono fatti trascinare dalla musica del Boss.

All’ingresso di Bruce e della E Street Band alle 20.15, i fan hanno organizzato una coreografia come nel 2013. Questa volta però più imponente. Alzando tutti insieme dei fogli di plastica hanno formato la scritta “Dreams are alive tonight”. Bruce è rimasto ad ammirarla per qualche minuto, poi ha iniziato a suonare “Land of hopes and dreams”. Dopo questa canzone introduttiva il Boss ha eseguito ben 9 canzoni di seguito (saranno 14 in tutto alla fine del concerto) dall’album The river.

Bruce ha iniziato poi ad accontentare le richieste dei fan in prima fila, raccogliendo i loro cartelli e mostrandoli alla band. Tra queste ha suonato una cover improvvisata di “Lucille” di Little Richard. Springsteen poi, cantando l’amata “Hungry Heart”, ha percorso la passerella tra il pubblico, stringendo mani e lasciandosi toccare dai fan adoranti. Momenti toccanti durante l’esecuzione di “The river”, quando lo stadio si è illuminato con migliaia di luci dei cellulari e di “Drive all night”, resa ancora più drammatica dalla bellissima illuminazione scenica.

Il boss poi è passato al bis, eseguendo tra le altre i suoi grandi classici: “Born in the USA” e “Born to run” con cui ha fatto scoppiare lo stadio. Immancabile è stato anche il momento di “Dancing in the dark”, quando il boss ha invitato 3 ragazze e un ragazzo a salire sul palco e ballare con lui e la band. Bruce ha poi concesso un secondo emozionante bis, eseguendo in acustica “Thunder road”, salutando così il pubblico. Springsteen, 66 anni, è ancora una macchina da palcoscenico ed è riuscito, come ogni volta, a trascinare un intero stadio per quasi 4 ore. Martedì ripeterà l’esperienza sempre allo stadio Meazza per poi proseguire il suo tour con una data a Roma il 16 luglio. In tutto, per la tappa italiana, sono previste ad assistere alle magie del Boss 180 mila persone.

Le foto dei fan presenti al concerto di ieri.

Bruce Springsteen live!