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Bruno Ranellucci, Tutor Consulting: “Bisognerebbe predisporre bonus e incentivi per la sicurezza sul lavoro”

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(Adnkronos) - L’amministratore e Ceo della società di consulenza avanza alcune proposte per cercare di ridurre il numero di infortuni e vittime sul posto di lavoroI dati continuano a fotografare la drammaticità della situazione: nei primi 7 mesi del 2022 i morti sul lavoro in Ita...

(Adnkronos) – L’amministratore e Ceo della società di consulenza avanza alcune proposte per cercare di ridurre il numero di infortuni e vittime sul posto di lavoro

I dati continuano a fotografare la drammaticità della situazione: nei primi 7 mesi del 2022 i morti sul lavoro in Italia sono stati 569, con una media di 81 vittime ogni mese; 441.451 gli infortuni denunciati. Nonostante l’aumento delle ispezioni e delle sanzioni, nel nostro Paese si continua a morire sul posto di lavoro, soprattutto nei settori Trasporti ed Edilizia ma non solo. “Una tragedia infinita – commenta Bruno Ranellucci, che da anni si occupa di formazione e sicurezza sul lavoro tramite la società di consulenza Tutor Consulting – Se lo Stato vuole davvero fare qualcosa per fermare questa strage dovrebbe cambiare atteggiamento e, invece di intervenire solo in maniera sanzionatoria, prevedere alcuni bonus, incentivi o sgravi fiscali più efficaci ripeto a quelli attuali per quegli imprenditori che vogliono davvero investire sulla sicurezza. Molti di loro sono bloccati dalle troppe spese per l’avvio della propria attività, come per esempio l’iscrizione alla Camera di Commercio, il commercialista, un’eventuale ristrutturazione, le attrezzature. E’ vero che investire in sicurezza, oltre a garantire la salute dei propri dipendenti, costituisce un risparmio anche economico ma non tutti possono permettersi di sostenere i costi iniziali per mettere in sicurezza o per una consulenza professionale, soprattutto nel caso di start up o di aziende che sono appena state avviate”.

Ovviamente, continua Ranellucci, questo non preclude la necessità di ispezioni e sanzioni in caso di inadempimenti. “Ma anche per quanto riguarda il sistema dei controlli – conclude Bruno Ranellucci – grazie alla digitalizzazione è ora possibile creare una piattaforma dove ogni impresa deve inserire i documenti obbligatori, come il DVR, così come succede con la dichiarazione dei redditi. In questo modo sarebbe più semplice intervenire in caso di inadempienza, di carenze o di errori”

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