> > Brusaferro: “Preoccupato per i troppi over 60 non vaccinati”

Brusaferro: “Preoccupato per i troppi over 60 non vaccinati”

Il professor Silvio Brusaferro

Silvio Brusaferro: “Preoccupato per i troppi over 60 non vaccinati. Il numero degli esitanti in questa categoria decresce, ma troppo lentamente”

Silvio Brusaferro lo ha spiegato al Corriere della Sera in una lunga intervista ferragostana: “Preoccupato per i troppi over 60 non vaccinati”, perché gli esitanti e gli scettici sono abbastanza di meno ma non di meno abbastanza da indurre ad un facile ottimismo. Tuttavia il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts non cade nel trappolone del pessimismo un tanto al chilo: è uno scienziato con incarichi istituzionali e conosce il valore della verità scarna. Perciò a suo parere questo non sarà affatto un Ferragosto da temere. Perché? Perché i dati di questi giorni “confermano che la curva cresce ma rallenta”. 

Brusaferro preoccupato per gli over 60 ma fiducioso per Ferragosto e fine dell’estate

Basta non assembrasi ed evitare di snobbare le mascherine quando è evidente ce snobbarle non si può: “Se si evitano questi comportamenti e ci si vaccina il virus può restare sotto controllo”. Ovviamente la lotta al covid è ben lungi dall’essere conclusa, e Brusaferro lo precisa e spiega che la speranza è quella di una convivenza con il virus: “Oggi possediamo molti strumenti per una coabitazione. Basta volerlo. È questo lo scenario futuro che ci aspetta. Dobbiamo ringraziare tutti gli italiani che si comportano in modo attento e prudente, rispettando le regole. Sono la maggioranza”. 

Come mai Brusaferro è preoccupato per gli over 60: le tre “fotografie” della pandemia attuale in Italia

E alla domanda su quali siano i tre step precisi che fotografano la situazione attuale il portavoce del Cts li elenca: “Siamo minacciati da una variante del virus più contagiosa e dominante. Poi aumentano i vaccinati e infine l’impatto dell’incremento dei casi positivi sui ricoveri in ospedale è contenuto”. Insomma, adesso diventa davvero tutto un problema di condotte, “a cominciare dalla volontà di vaccinarsi”. Sulla vaccinazione agli uner 12 Brusaferro è lapidario: “Se un vaccino dopo aver superato tutte le fasi della sperimentazione viene definito sicuro ed autorizzato dalle autorità regolatorie non c’è motivo di non essere favorevoli”. Quindi la curva rallenta e in autunno ci si potrebbe arrivare “senza sovraccarico”. 

Esitanti in calo ma non troppo: ecco perché Brusaferro è preoccupato per gli over 60

Tuttavia resta il problema dei refrattari al vaccino. Qui Brusaferro sta a metà strada esatta fra cauto ottimismo per chi si è “ravveduto” e timore per chi proprio non vuole ravvedersi, e la più parte, pari ad oltre 2,5 milioni, sta negli over 60, la croce vera di questa estate 2021. “Purtroppo è vero. Un dato molto positivo che fa ben sperare è però l’adesione dei giovani tra i 20 e i 30 anni, il 50% ha completato il ciclo e il 66% ha fatto la prima dose. Un enorme vantaggio perché sono quelli che si muovono di più”. E ancora: “Il numero degli esitanti in queste fasce decresce molto lentamente e in effetti preoccupa. Proprio loro sono a rischio di sviluppare le forme di Covid più gravi”. 

Effetto fake news, Brusaferro preoccupato per gli over 60: “Terza dose per ora ai vulnerabili” 

Resta il dato delle terapie intensive “luogo privilegiato” dei non vaccinati e delle falsità che continuano a bloccare indecisi e refrattari: “Come Iss pubblichiamo sul sito una serie di approfondimenti scientifici per correggere falsità ed imprecisioni. Invito a consultare i siti ufficiali, ogni volta che si sentono notizie inverosimili per trovare documenti condivisi a livello internazionale. Non si può diffidare. Il resto sono solo racconti spesso fantasiosi e privi di evidenze scientifiche”. Nella sua intervista al Corsera Brusaferro poi chiosa sulla terza dose: prevedibile e giusta la “somministrazione di una terza dose in persone con sistema immunitario indebolito, trapiantati, pazienti con patologie tumorali”. Poi, “in un prossimo futuro si potrà raccomandare ad altre categorie, ove necessario con richiami periodici”.