Brusaschetto Nuovo: il paese scomparso

Nel comune di Camino (Alessandria) esisteva un piccolo borgo chiamato Brusaschetto Nuovo o Basso, costruito negli Anni ’60 perchè il paesino limitrofo di Busaschetto Alto era stato edificato su una serie di gallerie che ne mettevano a rischio le fondamenta. Il nuovo borgo, che oggi non c’è più, era stato costruito rapidissimamente ed era caratterizzato da diciassette strutture troppo vicine l’una all’altra perché coloro che avrebbero dovuto andare ad abitarci, che erano soprattutto contadini, avessero terra sufficiente da coltivare. Si trattava di strutture a 2 piani e di una chiesa vicino al corso d’acqua più importante del paese, ma praticamente nessuno volle appunto trasferirsi in quel luogo, che rimase quasi disabitato. In più nel 1994 e nel 2000 vi furono 2 piene del Po che lo danneggiarono.

Le casette – e talvolta la chiesa – vennero comunque occupate da chi non aveva un’abitazione propria, in genere famiglie di immigrati albanesi, ma poiché era anche rischioso viverci, esse vennero murate e le persone che vi si erano stabilite, mandate via.

In questo luogo, negli Anni ’90, sostavano spesso tossicodipendenti e si disse che era stato pure trovato il cadavere di un giovane, ma di ciò non ci sono conferme.

La notevole presenza di marne – rocce di grande utilità edilizia – sul territorio di Camino e dintorni, alla fine dell’Ottocento avevano fatto di quest’ultimo una zona da impiegare massicciamente nell’estrazione di tal tipo di materiale, ma ciò rovinò il paesaggio e provocò vari di piccoli terremoti, anche quando non passavano le ruspe. I geologi dissero che erano piccole frane che avevano causato cedimenti nel terreno: ecco che si decise di costruire un nuovo paese di Brusaschetto, che però poi è stato abbattuto per far posto a un’oasi per animali selvatici e fiori tipici. Nel paese “rimasto”, invece, vivono meno di 50 abitanti.

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