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Nuova bufera Facebook: accordi con 4 società cinesi

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Facebook ancora nella bufera dopo che il New York Times ha rivelato accordi con quattro società di telecomunicazioni cinesi, condividendone i dati.

Nuova bufera su Facebook. Infatti il social network ha confermato di aver siglato in passato almeno quattro accordi con altrettante società elettroniche cinesi tra cui la famosa Huawei, monitorata dai servizi segreti americani che la ritengono una minaccia alla sicurezza nazionale. L’accusa proveniva dal “New York Times”, il quale ha precisato che i patti sarebbero stati siglati nel 2010.

Le altre società cinesi coinvolte sono Lenovo, Opp e TLC. Tuttavia ci sarebbero già dei cambiamenti in corso, poiché Facebook si impegnerebbe a recidere il contratto con Huawei entro la fine della settimana.

L’indiscrezione segue la notizia secondo cui Facebook avrebbe firmato intese per la condivisione di dati con le maggiori aziende produttrici di telefonini al mondo, come per esempio Amazon, Apple, Blackberry e Samsung.

Tali iniziative sono state intraprese dal 2007, data l’intenzione della piattaforma di raggiungere il maggior numero possibile di utenti, quando non funzionava ancora a dovere su molti dispositivi mobili. In ogni caso il social ha precisato che per quanto riguarda le società cinesi come Huawei, i dati condivisi sono rimasti sui cellulari, senza finire sui server.

Esito degli accordi

La partnership con Amazon, Apple, Blackberry e Samsung consentiva a certi produttori di smartphone l’accesso ad alcune funzioni di Facebook. Quindi essi potevano carpire informazioni personali degli utenti connessi al social tramite telefonini delle stesse marche. Per esempio con un cellulare Huawei si poteva usare un’app di quest’ultimo per vedere i messaggi ricevuti da Facebook, come succede con lo smartphone BlackBerry.

Huawei

I problemi americani con Huawei

L’azienda cinese è una delle maggiori al mondo nell’ambito della telefonia mobile, finanziata dal governo perché possa espandersi sempre più. Come abbiamo già detto, però, essa mette in allarme gli 007 degli Stati Uniti proprio per la questione della condivisione dei dati, che potrebbe minacciare la loro sicurezza. Ricordiamo, anche se superfluo, che Cina e Nord America sono nemiche storiche. Il governo USA, per difendersi, ha chiesto alle grandi società di telecomunicazioni locali, di cessare di acquistare prodotti del colosso asiatico. Proprio per tale motivo è saltato l’accordo che l’azienda americana At&T stava per siglare con Huawei.

Stessa situazione per la ditta ZTE, con cui però gli Stati Uniti non avevano firmato alcun impegno. Questa è la prima vittima delle sanzioni imposte dal presidente americano Donald Trump. Egli, tuttavia, sta cercando su richiesta dell’omologo Xi Jinping di mitigare le misure restrittive. Sul piede di guerra anche la società TLC, che ha accusato Trump di pregiudizio sugli esercizi commerciali cinesi dediti alla tecnologia.

Trump e Xi Jingping