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Bulgaria, l’ex sede abbandonata del Partito Comunista

Buzludzha Monument

La Bulgaria è stata uno dei Paesi europei comunisti fino al 1989. Sul Monte Buzludzha – che significa luogo glaciale, gelido -, a 51 chilometri dalla capitale Sofia,  c’è ancora l’imponente ex sede del Partito, il Buzludzha Monument, una sorta di anfiteatro - monumento ingrigito ed abbandon...

La Bulgaria è stata uno dei Paesi europei comunisti fino al 1989. Sul Monte Buzludzha – che significa luogo glaciale, gelido -, a 51 chilometri dalla capitale Sofia, c’è ancora l’imponente ex sede del Partito, il Buzludzha Monument, una sorta di anfiteatro – monumento ingrigito ed abbandonato, alto 1.1441 metri. Venne fatto costruire a partire dal 1975 come esibizione di forza e di potenza da Teodor Živkov (1958-1989), l’ultimo presidente rosso del Paese, e terminato nel 1981. Il luogo dell’edificazione non fu scelto a caso, poiché qui avvenne l’ultima battaglia fra i bulgari con a capo Hadji Dimitar e Stefan Karadzha e l’Impero Ottomano – che fu sconfitto – e nel 1891, i socialisti guidati da Dimitar Blagoev si radunarono segretamente per formare un movimento socialista organizzato, da cui nacque il Partito socialdemocratico Bulgaro, predecessore del Partito Comunista. Inoltre da quel punto il monumento, con la sua forma a disco volante, era ben visibile da coloro che giungevano da Sofia – non si può dire invece che fosse così facile raggiungerlo – . Era usato dai membri del partito come luogo d’incontro per convegni e manifestazioni che potevano accogliere tra le 30mila e le 40mila persone, ma dopo la caduta del regime, come già detto, è stato lasciato in abbandono. Qualcuno, tra i partiti di sinistra, propone talvolta di ristrutturarlo, per farne un polo storico-turistico, ma nessuno coglie la proposta, poiché il Buzludzha Monument rimane un simbolo troppo scomodo e soprattutto ci vorrebbero come minimo 20 milioni di dollari, cioè 17 milioni e 565mila euro – costruirlo costò 9 milioni e 661mila euro, troppo per un Paese davvero povero come la Bulgaria. Il palazzo è talmente in rovina che all’esterno sono anche cadute alcune lettere dei proclami in cirillico, inoltre sulle mura ci sono i graffiti lasciati dai vandali. Concretamente non è facile visitare quelle rovine, ma ne vale comunque la pena, perché è sono una testimonianze storiche e oltretutto dall’alto si gode di una magnifica vista.

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