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Bullizzata dai genitori perché innamorata di un'altra ragazza: "Lesbica, sei una poco di buono"

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Una ragazza minorenne è stata bullizzata dai suoi genitori perché si è innamorata di un'altra ragazza. Il padre adottivo e la madre sono finiti a proc

Una ragazza minorenne è stata bullizzata dai suoi genitori perché si è innamorata di un’altra ragazza. Il padre adottivo e la madre sono finiti a processo. 

Bullizzata dai genitori perché innamorata di un’altra ragazza: “Lesbica, sei una poco di buono”

Una ragazza minorenne è stata bullizzata dai suoi genitori perché si è innamorata di un’altra ragazza, più grande di lei. I maltrattamenti da parte della madre e del padre adottivo in realtà erano iniziati prima. Dai tempi in cui la giovane era alle medie, il padre adottivo non sopportava la sua presenza, preferendo il figlio nato dalla sua relazione con la madre della ragazza. A testimoniare lo stato di “abbandono” psicologico e fisico a cui è stata sottoposta c’è la testimonianza di un’insegnante, che ha riferito che la giovane arrivava a scuola in condizioni di “disordine” che facevano pensare che i suoi bisogni non fossero ascoltati. I genitori della ragazza, che oggi è maggiorenne, sono finiti a processo e devono rispondere di maltrattamenti. Gli atteggiamenti denigratori e umilianti hanno raggiunto il culmine quando, tre anni fa, lei si è innamorata di una ragazza. I genitori hanno cercato di dissuaderla dal continuare la relazione e hanno cercato di imporsi sequestrandole il cellulare e nascondendole le scarpe per non farla uscire. Nel 2019 lei è scappata insieme all’altra ragazza e si è recata dai carabinieri per denunciare. 

La madre e il padre adottivo finiti a processo 

Il padre e la madre, lui 45enne e lei 48enne, sono a processo. Ieri, martedì 22 marzo, difesi dagli avvocati Diego Melioli e Giorgio Canal, sono comparsi di fronte al giudice per l’udienza preliminare, Angelo Mascolo, che li ha ammessi al rito abbreviato, condizionato alla deposizione dei due che hanno preferito attenersi alle dichiarazioni già contenute nel fascicolo. La vicenda raccontata dalla parte offesa è molto triste. Figlia di una ragazza madre, è stata allevata dalla nonna, fino a quando è arrivato il nuovo marito della madre. Poi è nato il fratellastro e da quel momento i rapporti tra lei e i genitori sono diventati ancora più tesi, tanto che la madre ha deciso di portarla da uno psicologo. Nel 2019 la situazione è precipitata. La ragazza, che aveva avuto rapporti con ragazzi, si è innamorata di una compagna di scuola più grande di lei. “Sei una figlia di m…” le ha più volte ripetuto il padre adottivo, chiamandola “lesbica” e dandole della “poco di buono“. In un’occasione l’ha presa per il collo, lasciandole i segni. 

Le violenze e la denuncia

Nonostante le difficoltà, la ragazza ha continuato a frequentare la compagna di scuola. Il 28 agosto 2019 è scappata di casa ed è andata a denunciare. A quel punto il padre adottivo l’avrebbe umiliata, lanciandole addosso del cibo. “Io non ho mai assistito a quelle scenate, sono situazioni che mi ha raccontato lei ma io le ho creduto” ha dichiarato l’amica. La ragazza abita a casa di una zia da parte della madre. Gli avvocati si stanno accordando perché possa arrivare ad un accordo transattivo e venga ritirata la denuncia. Il reato è perseguibile d’uffico e il procedimento andrà avanti.