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Burioni sul Green pass: "Lo diano a vaccinati e guariti, il tampone è un controsenso"

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Il virologo Roberto Burioni ha commentato il green pass introdotto dal governo affermando che ottenerlo con un tampone è un pericoloso controsenso.

Anche Roberto Burioni si inserisce all’interno del dibattito pubblico sul green pass nazionale che sarà attivo a partire dalla seconda metà di maggio. Secondo il virologo, conferire il pass anche a chi presenta soltanto un tampone negativo sarebbe un pericoloso controsenso, in quanto al punto di vista strettamente medico gli unici ad avere maggiore libertà di movimento dovrebbero essere le persone già vaccinate o quelle guarite dal coronavirus.

Burioni sul green pass: “Il tampone è un controsenso”

In un post pubblicato su Twitter nella giornata del 5 maggio, Burioni ha infatti affermato che : Il tampone recente per avere il “pass” è un pericolosissimo controsenso. Dal punto di vista medico gli unici che potrebbero muoversi con maggiore libertà sono i vaccinati e i guariti. Il resto è una sciocchezza”.

Burioni sul green pass: “Chi non è immune può diffondere il virus”

Parole che tuttavia contrastano con l’attuale andamento della campagna vaccinale sul territorio nazionale. Come fanno notar alcuni commentatori sul profilo dello stesso Burioni, perché dovrebbe essere impedito di viaggiare anche a chi non riesce a ottenere l vaccino per problematiche organizzative degli enti pubblici?: “Qualcuno giustamente chiede: ‘Ma se mi voglio vaccinare e non mi vaccinano è giusto non darmi il pass?’. Domanda legittima, ma posta alla persona sbagliata. Il tema è politico, non scientifico. Dal punto di vista medico chi non è immune può contrarre e diffondere il virus”.

Burioni sul green pass: chi può ottenerlo?

Come sspecificato dallo stesso esecutivo nel decreto riaperture, il green pass permettera di facilitare gli spostamenti per coloro che sono già stati immunizzati o hanno ottenuto un tampone negativo. Una misura che è stata presa anche nell’ottica di una ripartenza del settore turistico in vista della stagione estiva: “Può avere il certificato verde chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto), chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione), chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”.

La decisione del governo in merito al green pass è stata presa in attesa che vengano varate analoghe misure a livello europeo previste per il mese di giugno. Con il green pass italiano saranno consentiti gli spostamenti nelle zone arancioni e rosse.