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Butac oscurato dalla procura, Mentana "è censura fascista"

Butac oscurato

La procura di Bologna oscura Butac.it, il sito che smascherava le bufale sul web: Enrico Mentana, direttore di La7, commenta aspramente l'accaduto.

Enrico Mentana ha reagito con rapidità al sequestro e al conseguente oscuramento del sito Butac.it, un sito informativo di “smascheramento di bufale”, di notizie false che circolano per la rete. La procura di Bologna ha deciso di nascondere il sito dopo la denuncia da parte di un oncologo attivo nel campo della medicina olistica.

Butac sotto sequestro

La mattina di venerdì 6 aprile il sito Butac.it è stato sottoposto al sequestro preventivo da parte della procura di Bologna. L’operazione è stata svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna. Il sequestro ha fatto seguito a una querela per un articolo pubblicato nel 2016, in cui veniva denunciato l’operato di un oncologo esperto di “medicina olistica”. L’accusa al medico in questione verteva sul fatto che i suoi metodi fossero senza un fondamento scientifico.

Immediata la reazione di Enrico Mentana, il noto giornalista, direttore del Tg La7 e storico direttore, fino al 2004, del TG5, che sui social si esprime con queste parole: “Proprio ora leggo che il sito di smascheramento di bufale Butac.it è sotto sequestro disposto dalla procura di Bologna. Oscurare un intero sito informativo è una misura molto grave, quasi da censura fascista. Se poi davvero – come afferma il Post- il provvedimento è stato adottato su denuncia di un medico che promuove terapie oncologiche olistiche, allora è se possibile ancora più grave”.

Come si legge dal post, il direttore del Tg La7 definisce l’oscuramento “quasi da censura fascista“, soprattutto perché in questo caso è stato deciso di oscurare completamente un sito dedicato allo smascheramento di bufale potenzialmente dannose.

Cos’è Butac.it

Butac.it – BufaleUnTantoAlChilo – è un sito di informazione, impegnato a diffondere e a spiegare le notizie false che circolano per la rete. Il sito ha un buon seguito, soprattutto sui social: su Facebook ad esempio la pagina di Butac.it ha, in concomitanza col suo oscuramento, quasi 127mila like ed è seguito da un numero simile di lettori. Il suo operato è importante, vista la quantità di notizie fasulle che vengono pubblicate ogni giorno sulla rete, che si tratti di opere di malintenzionati compiute a fini di lucro piuttosto che di semplici errori o imprecisioni. In passato il sito aveva già ricevuto alcune querele, ma i magistrati avevano disposto il sequestro dei soli articoli “incriminati”. In questo caso, invece, la procura di Bologna ha deciso di oscurare l’intero sito, contenente un archivio di oltre 3mila articoli.