Roma, 17 set. (Adnkronos) – Prima Enrico Costa, ora Mariastella Gelmini e Giusy Versace. 'Azione' continua a perdere pezzi. Un deputato e due senatrici. Dopo le indiscrezioni di qualche giorno fa, è stata l'ex ministro del Berlusconi quater a ufficializzare nel pomeriggio l'addio al partito di Carlo Calenda con una nota: ''Il mio percorso in Azione si conclude oggi, resta un rapporto di stima con Calenda ma e scelte politiche del movimento a cui ho aderito con entusiasmo due anni fa vanno in una direzione che non posso condividere perché significativamente diversa da quella originaria". In serata è arrivato un'altra 'defezione', quella dell'ex atleta paralimpica, Versace: ''Nell’incontro avvenuto oggi con Calenda gli ho confermato la stima e l'affetto che nutro nei suoi confronti e la gratitudine per la fiducia riposta in me, ma, al contempo, devo prendere atto che le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo".
La causa che ha spinto i tre parlamentari a mollare Calenda è sempre la stessa: l'alleanza con M5S e Avs in vista delle prossime regionali in Emilia Romagna, Liguria e Umbria, ovvero il cosiddetto campo largo. Il deputato Costa è 'tornato' in Forza Italia, mentre la senatrice Gelmini (ormai ex portavoce e vicesegretaria di Az) e Versace si sono iscritti al gruppo Misto di palazzo Madama ma sarebbero pronti ad approdare in 'Noi Moderati', la formazione centrista guidata da Maurizio Lupi, che fa parte della maggioranza di centrodestra e sostiene il governo Meloni.
I 'movimenti' di queste ore confermano le grandi manovre al centro alimentate dal voto europeo, che ha sancito un 'vuoto' al centro appunto, tutto da colmare, e la conseguente corsa ad occupare questo spazio politico, espressione del mondo moderato e civico a cui guardano da tempo Giorgia Meloni, Matteo Salvini e, in particolare, Antonio Tajani. Dopo l'addio di Costa Gelmini e Versace, altri sono dati in uscita da Azione: stiamo parlando di un big, Mara Carfagna, anche lei ex azzurra e berlusconiana della prima ora, passata con Calenda (insieme alla Gelmini) nell'estate del 2022, in dissenso con la linea politica di Fi (ultima goccia a far traboccare il vaso, la scelta del partito azzurro di non partecipare al voto di fiducia pro governo Draghi).
Nei prossimi giorni, dunque, pure l'ex ministro delle Pari Opportunità, raccontano autorevoli fonti parlamentari di centrodestra, potrebbe annunciare di voler lasciare Calenda e di seguire la Gelmini nella nuova avventura politica con Noi Moderati di Lupi (un altro ex storico esponente di Fi).