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Caccia: Tar accoglie ricorso Lac, sospesa in Lombardia fino a 7 ottobre

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Milano, 21 set. (Adnkronos) - Il Tar della Lombardia, con decreto cautelare odierno (n.00969/2021), ha sospeso qualsiasi attività venatoria fino al 7 ottobre, con effetto immediato, accogliendo il ricorso della Lega Abolizione Caccia. Lo rende noto la Lac. Oggetto del ricorso era il calendari...

Milano, 21 set. (Adnkronos) – Il Tar della Lombardia, con decreto cautelare odierno (n.00969/2021), ha sospeso qualsiasi attività venatoria fino al 7 ottobre, con effetto immediato, accogliendo il ricorso della Lega Abolizione Caccia. Lo rende noto la Lac. Oggetto del ricorso era il calendario riduttivo venatorio, "pubblicato – spiega la Lega – un giorno prima utile dell'apertura generale della caccia, moltiplicando le specie e ampliando la mobilità delle doppiette con la piena consapevolezza del fatto che i favori illegali saranno impugnati dalle associazioni ambientaliste: lo fa, appunto, per tenersi stretti i cacciatori speranzosi".

Secondo il Tar, in particolare, "in relazione alla natura delle censure dedotte sul piano procedimentale e sostanziale rispetto al parere di Ispra in termini di violazione dei principi generali in materia, appare prevalente l’interesse pubblico generale – ma anche dei cacciatori più avveduti — alla conservazione ed al mantenimento della fauna selvatica".

Per Dino Alberti, consigliere M5S, "è l'ennesima vittoria della Lac che ha impugnato l'atto illegittimo dell'assessore Fabio Rolfi. Questa volta l'oggetto del contendere era la pubblicazione del calendario riduttivo venatorio, cioè quanti e quali specie cacciabili, pubblicato il giorno prima dell'apertura della stagione. È l'ennesima figuraccia dell'assessore Rolfi, che in Aula oggi è stato anche criticato dalla sua stessa maggioranza e indicato come incapace. L'assessore ha sempre e solo urgenza di accaparrarsi il consenso dei cacciatori, mettendo in ridicolo tutta l'istituzione regionale. Chiedo, per l'ennesima volta, che chi sbaglia, ma soprattutto chi persevera, debba rispondere dei propri errori".