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Calcio: Calcagno (Aic), 'servono aiuti, spero che tavolo con Governo trovi soluzioni'

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Roma, 28 gen. - (Adnkronos) - “Da un lato il nostro mondo ha bisogno di aiuti, come hanno avuto anche gli altri comparti del nostro Paese e il tavolo che verrà istituito a breve con il Governo spero possa trovare le giuste soluzioni. Poi c’è la necessità di avere una...

Roma, 28 gen. – (Adnkronos) – “Da un lato il nostro mondo ha bisogno di aiuti, come hanno avuto anche gli altri comparti del nostro Paese e il tavolo che verrà istituito a breve con il Governo spero possa trovare le giuste soluzioni. Poi c’è la necessità di avere una progettualità condivisa che parta dal presupposto di nuove norme: l’obiettivo è quello di programmare una nuova sostenibilità, che in ambito federale è già quello che abbiamo stabilito in fase di iscrizione ai campionati. Il nostro sistema sta cercando un equilibrio, dobbiamo riformarci partendo dalle regole, perché proprio le regole ci daranno credibilità e daranno il giusto valore a quelle società professionistiche virtuose che pagano puntualmente, sono a posto da un punto di vista economico e, fortunatamente, hanno tenuto durante la fase della pandemia”. Lo dice il presidente dell'Aic Umberto Calcagno, intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, in merito alla richiesta di ristori da parte delle società calcistiche.

Riguardo la situazione degli ultimi colpi di mercato “oggi si parla a livello Fifa di riformare tutto il calcio” – ha proseguito il Presidente Aic – “ci deve essere più trasparenza nelle transazioni che deve dare la giusta importanza a tutti gli operatori del settore. Chiaro che casi come quello di Vlahovic fanno discutere, ma stiamo comunque parlando di professionisti e di società a scopo di lucro, che sono spa e fanno trattazioni economiche di libero mercato”.

Altro argomento quello dell’auspicabile ritorno alla capienza del 100% negli stadi: “Credo che il percorso fatto fin qui da tutte le componenti sia di grande responsabilità” – ha sottolineato – “ma siamo e restiamo figli dei numeri, seguiamo anche noi l’andamento di questa pandemia. Chiaro che noi calciatori siamo i primi ai quali piacerebbe tornare negli stadi pieni, stiamo lavorando a livello federale consapevoli di essere tutti sulla stessa barca. Speriamo che proprio il calcio faccia da apripista per fare da traino a tutto il sistema Paese”.