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Calciomercato, ennesima 'Cassanata': "Non mi ritiro, ecco la verità su Verona"

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Calciomercato che porta alla ribalta la strana storia di Antonio Cassano che prima sceglie Verona per il suo futuro poi torna sui suoi passi

Calciomercato che vive di acquisti, di cessioni ma anche di clamorosi dietrofront. Talvolta sono attesi, altre voltre questi ultimi arrivano come fulmini a ciel sereno. Ma mai avremmo pensato di raccontare la storia di un giocatore che questo “avanti e indietro” lo ha fatto per più di una volta.

Evidentemente parliamo di Antonio Cassano, un ex, o forse no, giocatore, che ha pensato bene prima di accettare le offerte del Verona dove avrebbe trovato l’ex compagno Pazzini dei tempi della Sampdoria, quindi dopo pochi giorni ripensarci poi nuovamente mollare tutto (calcio compreso) complice un tweet della moglie Carolina Marcialis ed infine ritornare sui propri passi salutando il Veneto ma non il calcio.

Cassano ha voluto subito mettere i punti sugli “i” dicendo che “Non ho mai detto che mi ritiro quando ho parlato con il Verona”. Insomma il calcio resta ancora nei suoi principali pensieri giornalieri, a quanto pare. E ha pure aggiunto: “Infatti al momento della rescissione mi è stato proprosto di aggiungere una clausola di risarcimento qualora trovassi una nuova sistemazione che io ho deciso di accettare”.

Quindi il calcio ancora sarà attivo nella vita di Cassano. E lui ha proseguito ribadendo che: “Non ho offerte ma non voglio smettere. Ho solamente qualche idea in merito. Vedremo come andrà a finire”. Una delle compagini che sono state accostate ad Antonio Cassano è stata l’Entella, squadra di Chiavari, quindi vicina a Genova e a casa. “Potrebbe essere una grande stimolante sfida quella dell’Entella. Cercare di portarla in Serie A potrebbe stuzzicarmi. Già nello scorso mercato invernale ero vicino alla formazione del presidente Gozzi, poi ci ho ripensato. Non mi sentivo ancora pronto di scendere in Serie B”.

Ma anche Sampdoria, sua ex squadra, nel mirino del ragazzo di Bari Vecchia. “Mi sarebbe piaciuto esser allenato da Giampaolo. Per il modo con cui manda in campo le sue squadre sono certo che avrei fatto bene. Adesso però attendo. Chi mi vuole deve chiamarmi. Non ci sono procuratori di mezzo, non ne ho. Attenderò sino a Settembre. Se non arriveranno richieste resterò a casa”.

Ma a Verona cosa è realmente accaduto? Cassano senza peli sulla lingua, come sempre, spiega che: “Non è scattata la scintilla. Nella vita bsogna saper scegliere. Può accadere che subito la scelta fatta sembri quella giusta, poi dopo poco si capisce che non è proprio così. Chiunque può farne, se però a scegliere è un calciatore sicuramente la notizia viene amplificata”.

Quindi l’attaccante ex Sampdoria effettua uno strano paragone, peraltro calzante. “Il Verona è stato come una donna. La scintilla non è scattata, è mancato il feeling. Mi sono accorto che non avevo voglia di passarci tempo assieme. Ne ho parlato con il presidente Setti, con il diesse Fusco e con mister Pecchia. Meglio fermarsi piuttosto che andare avanti senza nutrire alcuno stimolo”.