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Calcioscommesse, arrestati tre ultras del Bari: imposero ai calciatori di perdere alcune partite

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Bari - Chi sa quante volte i tre ultras baresi arrestati oggi, hanno accusato i propri calciatori di essere dei mercenari, di pensare al denaro e non alla maglia. Di certo loro, i capi ultras coinvolti nella vicenda del calcioscommesse, non tifavano per passione ma, per puro interesse economico....

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Bari – Chi sa quante volte i tre ultras baresi arrestati oggi, hanno accusato i propri calciatori di essere dei mercenari, di pensare al denaro e non alla maglia. Di certo loro, i capi ultras coinvolti nella vicenda del calcioscommesse, non tifavano per passione ma, per puro interesse economico. Grazie alle testimonianze dell’ex capitano e portiere del Bari Jean Francois Gillet, ora in forza al Bologna, e a quella di Marco Rossi, attuale centrocampista del Cesena, sono stati arrestati tre capi ultras della squadra biancorossa. Gli arrestati, accusati di concorso in violenza privata aggravata, sono Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese, per quest’ultimo sono stati disposti i domiciliari. Secondo quando raccontato dai due calciatori, i tre ultras avrebbero imposto alla squadra di perdere alcune partite, anche con l’uso della violenza, allo scopo di vincere del denaro scommettendo sulla sconfitta del Bari. Le partite che i calciatori avrebbero dovuto perdere erano Bari-Samp (23 aprile 2011, 0-1), Cesena-Bari (17 aprile 2011, 1-0), Bari-Chievo (1-2, del 20 marzo 2011).