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Calenda e Bonino mettono in campo un "Patto repubblicano aperto"

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Roma, 25 lug. (askanews) - Un Patto repubblicano di Azione e +Europa "aperto a tutti coloro che sono liberali, europeisti ed atlantisti" e che "cercano un'alleanza sui contenuti" a partire "dall'agenda Draghi" e dal "proseguimento dell'attuazione del Pnrr". Così Carlo Calenda, segretario nazional...

Roma, 25 lug. (askanews) – Un Patto repubblicano di Azione e +Europa “aperto a tutti coloro che sono liberali, europeisti ed atlantisti” e che “cercano un’alleanza sui contenuti” a partire “dall’agenda Draghi” e dal “proseguimento dell’attuazione del Pnrr”. Così Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione presentando il patto repubblicano questa mattina alla Stampa Estera a Roma, assieme, tra gli altri, ad Emma Bonino e Benedetto Della Vedova di + Europa. Si cercano adesioni basate sui contenuti, ma non con tutti.

“Di Maio? Non so di chi lei stia parlando” – ha detto Calenda rispondendo alle domande dei turisti. “Noi siamo l’unico partito a non esserci mai alleati con sovranisti e populisti. Rivendichiamo oggi questa coerenza e andiamo avanti così”, ha sottolineato Calenda.

Sul Pd: “Gli vogliamo bene (a Enrico Letta). Siamo disponibili a discutere su tutti sulle cose da fare. C’è una sola persona che bisogna tenere a fare il presidente del consiglio: Mario Draghi. Se i cittadini ci faranno vincere prometto che andremo a chiuderlo a chiave nella presidenza del Consiglio della Repubblica”, ha concluso.

I vari punti del Patto repubblicano vanno dal delegare più poteri all’Unione Europea, al ‘no’ alla spesa in deficit, dalla revisione del reddito di cittadinanza alle opere infrastrutturali per l’energia dove necessari, dalla detassazione del lavoro allo Ius Scholae, dalla gestione dei flussi di immigrazione alla riforma della concorrenza e a quella della Giustizia.

Il patto è chiuso a tutti i politici che hanno affossato il governo Draghi. “Da segnalare che è appena iniziata la prima interlocuzione con il Pd, che in tutti questi anni ha preferito altri interlocutori, dai 5 stelle fino all’inverosimile, l’estrema sinistra – ha dichiarato Bonino – Sul pd per parlarsi bisogna essere in due sennò uno fa dei monologhi. Sta anche al pd aprire se vuole una interlocuZione con noi, che noi auspichiamo con forza ma non è che ci possiamo presentare nella sede del Pd con un bazooka. Questo non si può fare”.

E al termine della presentazione è arrivata l’adesione della ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, fuoriuscita da Forza Italia, che con un tweet a Calenda ha scritto. “Ho letto il manifesto di Azione: europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. È l’agenda Draghi ed è quello che serve all’Italia. Carlo Calenda io ci sono, vediamoci”. Immediata la risposta via social del segretario di Azione. “Con piacere”.