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Calendario delle riaperture dal 26 aprile al 1 luglio, cosa prevede il nuovo decreto Covid

Decreto riaperture

Vediamo nel dettaglio tempi e modalità delle riaperture dettate dal decreto covid approvato dall'esecutivo: si va dal 26 aprile fino al 1 luglio.

A seguito dell’approvazione del decreto Covid da parte del Consiglio dei Ministri di mercoledì è ora possibile dare un primo sguardo alle future azioni del governo in merito alla persistente pandemia da Covid-19.

Oltre ai già conosciuti cambi di colore per le regioni (c’è chi tornerà gialla e chi rimarrà/passerà in arancione o rossa), verrà introdotto il tanto vociferato pass verde“, da esibire durante gli spostamenti tra zone di colore diverso e rilasciato unicamente nei seguenti casi: individui vaccinati, guariti da una precedente infezione del Coronavirus o che in possesso di test antigenico e/o molecolare con esito negativo.

Ultimo, ma non per importanza, il calendario delle riaperture, il quale segnerà il percorso dal 26 aprile al 1° luglio in merito alle attività commerciali ed alla loro riapertura al pubblico, scandendone tempi e modalità.

Calendario riaperture dal 26 aprile

Con l’approvazione delle misure nell’ultimo Consiglio dei ministri del 21 aprile, vediamo quali sono le aperture previste dal decreto.

26 aprile

Si parte con una conferma in ambito ristorazione: i ristoranti potranno aprire anche all’ora di cena in zona gialla, ma solo garantendo il servizio all’aperto, mentre in zona rossa e arancione si continuerà con il solo servizio d’asporto e a domicilio. Teatri, musei, sale da concerto e cinema, invece, potranno riprendere l’attività anche al chiuso sempre in zona gialla, rispettando gli standard di sicurezza imposti dal Cts (Comitato Tecnico Scientifico), di cui: non più di 500 persone in aree coperte e 1000 negli spazi all’aperto, prenotazione obbligatoria, distanza di sicurezza minima di 1 metro. Obbligatorio, per determinati eventi, il possesso del “pass verde”. In ultimo, concesso il via libero agli sport di contatto: anche in questo caso in zona gialla.

Da lunedì inoltre le scuole superiori potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo da poter garantire lezioni in presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% degli studenti nelle zone rosse. In zona gialla e arancione invece la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 70% e fino al 100% degli alunni. Nelle università invece le lezioni si terranno prevalentemente in presenza, con la raccomandazione di favorire la presenza per gli studenti del primo anno nelle zone rosse.

15 maggio

Ulteriori concessioni partiranno non prima della metà di maggio, con le riaperture di piscine all’aperto in zona gialla. Necessario specificare come le strutture indoor (piscine al chiuso) rimarranno invece non praticabili, con conseguenze anche sull’attività sportiva di riferimento (pallanuoto, nuoto sincronizzato e simili). Centri commerciali e mercati di vario genere potranno riaprire in zona gialla anche nel week-end, rispettando comunque tutti i precedenti limiti sull’orario e sulle modalità di fornitura dei servizi.

1 giugno

Con l’appropinquarsi dell’estate (di cui, tuttavia, non sono ancora state rilasciate linee guida per la stagione balneare) si darà il via nelle zone gialle alla riapertura delle palestre: ancora non ufficiali i limiti imposti sulla presenza all’interno delle varie strutture.

Per stadi e palazzetti, le restrizioni sono invece già chiare: anche qui, capienza massima in zona gialla di 500 persone al chiuso e 1000 all’aperto, con indicazioni generali di non superare il 25% della portata massima. L’inizio della stagione estiva segnerà anche una svolta per la ristorazione, con le attività che potranno riaprire anche al chiuso, sebbene solo in zona gialla e solo per il pranzo.

15 giugno

A partire da questa data riprenderanno le attività fieristiche sul territorio nazionale. Con il mese di giugno inoltre il governo valuterà la possibilità di modificare le disposizioni sul coprifuoco in modo da farlo slittare di almeno un ora in avanti, in base anche all’andamento della curva epidemiologica.

1 luglio

Chiude il calendario delle riaperture il via libera per fiere, congressi, centri termali (questi ultimi sempre aperti le le cure), parchi tematici e parchi divertimento, sempre e comunque all’interno delle zone gialle. Vi è però un monito che arriva direttamente dal ministero dell’interno: “Controlli rafforzati e particolare rigidità saranno d’obbligo, per non far sfumare tutti gli sforzi compiuti sino ad ora”. Previsto per il 31 luglio inoltre il termine dello stato di emergenza.