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Calvizie: che cos'è, le cause e come si cura

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La calvizie non è né una patologia né un disturbo, ma una condizione. Può colpire senza distinzioni uomini, donne o bambini e ha diverse cause.Come si cura? La calvizie, o alopecia, consiste nella perdita o nel diradamento parziale dei capelli. Anche se in genere la calvizie è spesso associata...

La calvizie non è né una patologia né un disturbo, ma una condizione. Può colpire senza distinzioni uomini, donne o bambini e ha diverse cause.Come si cura?

La calvizie, o alopecia, consiste nella perdita o nel diradamento parziale dei capelli. Anche se in genere la calvizie è spesso associata ai capelli, esistono anche forme che interessano i peli. Quando la calvizie si presenta in forme più gravi assume il nome di alopecia. Alopecia è un termine che deriva dal greco Alopex, volpe, un animale che perde il pelo a chiazze. A differenza della calvizie, che interessa in genere i capelli, l’alopecia può colpire anche i peli del corpo e la barba.

Le cause della calvizie sono diverse e variano in base al sesso. La più importante è la familiarità, cioè la predisposizione genetica,che induce una ipersensibilità agli ormoni maschili. In questo caso sono gli uomini ad essere colpiti, da qui il nome di alopecia androgenetica. Altre cause inducono a una perdita temporanea di peli e/o capelli. Esempi di questo tipo sono l’uso di alcuni farmaci, i postumi di Chemioterapia, uno shock psicologico o lo stress. Infine stati particolari cui sono soggette le donne, come la gravidanza e l’allattamento, provocano carenze nutrizionali, provocando la perdita dei capelli. Un caso a parte costituiscono le malattie autoimmuni che interferiscono con i bulbi piliferi.

La calvizie non è una patologia o un disturbo, ma una condizione che può colpire uomini, donne e bambini in modo indifferente.

La calvizie o alopecia androgenetica, che si manifesta negli uomini, provoca un diradamento dei capelli sulle tempie, sulla fronte o sulla parte superiore del cranio. Continua poi a progredire più o meno velocemente fino ad innalzare la linea della “attaccatura” dei capelli. L’alopecia areata, invece, si manifesta con chiazze rotonde prive di capelli. Spesso si sviluppa in età adulta e può portare a una perdita rapida ma in genere transitoria dei capelli e solo in alcune regioni del cuoio capelluto.

Nelle donne invece è diffusa l’alopecia da trazione, che può manifestarsi anche in età adolescenziale. Essa è provocata dalla stiratura o da acconciature che, se fatte di frequente, possono stressate il capello. Questa condizione non incide solo sulla perdita momentaneo dei capelli, ma anche sulla futura ricrescita.

Oltre a quelle già elencate, e anche più diffuse, ci sono altre cause alla base della calvizie. Disfunzioni della tiroide, infezioni al cuoio capelluto, malattie sistemiche (lupus o psoriasi) Lichen planus, cattiva alimentazione o diete drastiche sono altri fattori che influiscono sulla salute dei capelli.

Se non si tratta di una malattia autoimmune, esistono vari trattamenti per limitare o eliminare la perdita di capelli. Se si è affetti da malattie sistemiche bisogna combinare la cure per la patologia con quella specifica per la perdita di capelli. È possibile farlo con farmaci ad uso topico o orale che riducono l’infiammazione della cute. Nei casi di stress o di cattiva alimentazione si può intervenire assumendo integratori con antiossidanti e vitamine, per stimolare l’attività dei bulbi piliferi. Anche la chirurgia fornisce una soluzione, grazie al prelievo di bulbi dalla cute sana poi trapiantati nelle zone senza capelli.