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Cambridge Analytica: coinvolti 2,7 milioni di europei

Cambridge Analytica

Facebook rivela quanti profili europei sarebbero coinvolti nello scandalo Cambridge Analytica. A rivelarlo è un portavoce della Commissione UE.

Nuovi aggiornamenti dalla Commissione UE. Facebook ha confermato alla Commissaria della Giustizia Jourovà che le persone coinvolte in Europa nello scandalo Cambridge Analytica sono 2,7 milioni. 214mila sarebbero italiani.

Cambridge Analytica: quanti sono i coinvolti

Mark Zuckerberg ha fatto luce, una volta per tutte, sul numero di profili del social network che potrebbero essere stati coinvolti nel caso di Cambridge Analytica per influenzare il risultato delle elezioni presidenziali americane. La compagnia inglese avrebbe inviato messaggi di propaganda pro Donald Trump a quasi 87 milioni di utenti, di cui 214mila italiani. Una cifra considerevole rispetto ai 50 milioni che erano stati previsti dalla società. I profili coinvolti saranno noti il 9 aprile 2018.

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La Commissaria della Giustizia UE Jourovà ha ricevuto risposta da Mark Zuckerberg dopo aver inviato una lettera in cui chiedeva spiegazioni al re dei social. La risposta di Zuckerberg è stata chiara: i profili europei che sarebbero stati coinvolti nello scandalo Cambridge Analytica sono 2,7 milioni.

L’Italia fa guerra a Facebook

Nell’ambito dell’istruttoria sul caso Cambridge Analytica, il Garante per la privacy italiano ha ricevuto le prime informazioni da Facebook, ma ha intenzione di raccogliere ulteriori elementi per una valutazione completa del caso che ha visto coinvolti migliaia di cittadini italiani. Per questo il Garante incontrerà il 24 aprile Stephen Deadman, Deputy Chief Global Privacy Officer della società.

Intanto, dato che è emerso il numero degli utenti italiani coinvolti, è stato annunciato che la causa collettiva negli Stati Uniti per gli utenti italiani coinvolti nello scandalo si farà. L’associazione di tutela dei consumatori ha invitato gli utenti che hanno scaricato l’applicazione “thisisyourdigitallife” ad aderire alla class action. Si tratta dell’unica azione in Italia a scendere in campo in difesa dei cittadini sul caso “Datagate”. La class action sarà finalizzata, ha spiegato l’associazione dei consumatori, a risarcire gli utenti per i danni subiti, a causa di eventuali utilizzi illeciti di dati sensibili e della violazione delle norme sulla privacy. Sul sito del Codacons viene descritta la procedura di partecipazione alla class action.

I Garanti europei riuniti a Bruxelles discuteranno la proposta avanzata dall’Autorità italiana di estendere il mandato della task force, costituita ai tempi del caso Facebook-Whatsapp, anche alla vicenda Cambridge Analytica.

La Commissione europea, continuando a indagare sui dati personali condivisi da Facebook, terrà aggiornata la stampa su eventuali risvolti.