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Nel corso del podcast della serie Second Lifedi di Hillary Kerr, Cameron Diaz ha rivelato di essere stata usata come corriere per trasportare la droga. L’aneddoto risale a tanti anni fa, prima del suo esordio nel mondo del cinema.
Cameron Diaz corriere della droga: il racconto
Prima di diventare un’attrice famosa in ogni angolo del globo, Cameron Diaz è stata una modella senza un soldo in tasca, che ogni giorno doveva pensare ad un modo per sopravvivere. E’ stato durante questo periodo che si è ritrovata a sua insaputa ad essere usata come corriere della droga. L’aneddoto è stato raccontato da lei stessa durante il podcast della serie Second Lifedi di Hillary Kerr. Cameron ha dichiarato:
“Ho iniziato a lavorare come modella da catalogo e ho avuto abbastanza soldi per trasferirmi a Parigi e prendere un appartamento, che ho condiviso con una ragazza che è ancora una delle mie migliori amiche. Ma sono stata lì un anno intero e non ho lavorato un giorno, non sapevo più come sopravvivere“.
Il racconto di Cameron Diaz
La Diaz, che compirà 50 anni ad agosto, ha proseguito:
“Poi ho ottenuto finalmente un lavoro ma, davvero, penso di essere stata un corriere che trasportava droga in Marocco, lo giuro su Dio. Erano i primi anni Novanta e mi diedero una valigia chiusa a chiave con dentro i miei ‘costumi’ di scena, dovevo andare a fare un lavoro per la moda”.
Cameron non si sarebbe accorta di nulla se non l’avessero fermata in aeroporto per un controllo. L’attrice ha raccontato:
“Per fortuna eravamo negli anni ‘90, non c’erano le misure di sicurezza così rigide come oggi. Ero una ragazza bionda con gli occhi azzurri in Marocco. Indossavo jeans strappati e stivali con la zeppa, con i capelli sciolti: ho avuto davvero paura. Era tutto così pericoloso… Gli ho detto: ‘Non lo so, non è mio, non ho idea di chi sia’”.
Cameron Diaz: la fuga dal Marocco
Davanti al controllo della polizia, Cameron Diaz è andata in panico. Quello era l’unico lavoro che aveva trovato e non aveva minimamente pensato di poter essere usata come corriere della droga. Ancora oggi non sa cosa contenesse quella valigia, visto che l’ha mollata in aeroporto ed è tornata immediatamente in Francia. Nella sua testa, però, è convinta di essere stata usata come ‘trasporto’ da parte di un gruppo di narcotrafficanti.