Strage in una moschea in Camerun
Non sono ancora passate 24 ore e si registra un’altra impennata del terrorismo: strage in una moschea in Camerun.
Due donne, provenienti con molta probabilità dalla Nigeria, si sono fatte esplodere in una moschea nel, piccolo villaggio di Kouyape , nel distretto di Kolofata, ai confini appunto dello stato africano Nigeriano.
Il bilancio delle vittime è di 10 morti. E’ quanto riferisce il governatore regionale, Midjiyawa Bakari.
Il Camerun, come pure il Ciad e il Niger, sono nel mirino del terrorismo islamico nigeriano, in particolar modo del gruppo Boko Haram e Kolofata è stata una delle città più colpite. Nel corso del tempo il gruppo terroristico ha mietuto centinaia di vittime servendosi anche di bambini kamikaze e attentati di diversa specie, seminando terrore e morte.
Il Camerun, è uno dei cinque stati, con Nigeria, Ciad, Niger, Benin, a fornire truppe ad una task force regionale che combatte Boko Haram. I vari rastrellamenti e interventi eseguita dalla task force, hanno indebolito la formazione terroristica, che evita sistematicamente gli scontri con l’esercito, ma ha aumentato esponenzialmente gli attacchi suicidi, affiliandosi nello scorso anno all’Isis.
Non è la prima volta che Boko Haram si serve di donne per i suoi attentati suicidi: il 28 dicembre 2015 in un mercato a Madagali in Nigeria, kamikaze donne provocarono una potente esplosione che portò alla morte di 30 persone.