Camion precipita in una scarpata provocando la morte del conducente del mezzo: il terribile incidente sul lavoro si è consumato a Ovaro, in provincia di Udine. Ancora sconosciute le cause del sinistro mortale.
Camion precipita in una scarpata a Udine, morto il conducente
Ancora una volta una giornata di lavoro si è trasformata di un incubo mortale. L’ultima di una lunga serie di vittime decedute sul luogo di lavoro è stata registrata oggi. Si tratta del conducente di un camion uscito di strada lungo la pista forestale situata in zona malga Valinis, a Ovaro, poco prima delle ore 13:00 di lunedì 22 maggio.
A seguito del tragico sinistro, il posto è stato rapidamente raggiunto dai soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico, dagli uomini della Guardia di Finanza, dai vigili del fuoco, dai carabinieri e da un gruppo di paramedici che si trovavano a bordo dell’elisoccorso regionale. Nonostante i soccorsi e i ripetuti tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto per la gravità dei traumi riportati.
Al momento, non è noto per quale motivo il camion sia precipitato nella scarpata: la dinamica dell’accaduto è in fase di accertamento.
La denuncia di USB
La drammatica vicenda è stata commentata dall’Unione Sindacale di Base (USB) e da Rete Inside. Secondo un monitoraggio condotto dalle due realtà, le vittime morte sul posto di lavoro registrate dal 1° gennaio 2023 fino al 17 aprile dello stesso anno sono 301. Di queste, 235 sono morte sul luogo di lavoro mentre altri 66 sono i morti in itinere.
“Tra i settori più colpiti sembrano esserci quello del lavoro agricolo e quello delle costruzioni edili, dove le regole spesso non vengono rispettate”, ha denunciato USB tramite una nota ufficiale. “Ci troviamo di fronte a una vera e propria catastrofe, che costa migliaia di vite di lavoratrici e lavoratori, ma di fronte a dei fatti evidenti il sindacalismo confederale e la politica istituzionale continuano a costernarsi tramite dichiarazioni di circostanza. USB e Rete Iside sono le uniche realtà che hanno fatto una proposta concreta in questi anni: il reato di omicidio sul lavoro serve, e serve immediatamente”.