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Camorra, Armando Izzo: «Non c’entro niente, vivo in un incubo»

Armando Izzo indossa la maglia del Genoa durante una partita di Serie A

Armando Izzo, calciatore di Serie A condannato per complicità di stampo mafioso nell'ambito dell'operazione condotta dai Carabinieri di Napoli su un giro di scommesse su alcune partite di Serie B che ieri ha portato all'arresto di 10 persone del clan "Vanella Grassi", continua a proclamare la sua i...

Armando Izzo, calciatore di Serie A condannato per complicità di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione condotta dai Carabinieri di Napoli su un giro di scommesse su alcune partite di Serie B che ieri ha portato all’arresto di 10 persone del clan “Vanella Grassi”, continua a proclamare la sua innocenza.

Izzo è chiamato a rispondere di due match sospetti in cui avrebbe preso parte quando giocava come difensore in Serie B con l’Avellino.

Il calciatore, recentemente convocato per far parte della rosa dei calciatori della Nazionale che parteciperà egli Europei, urla a gran voce la sua innocenza, dichiarando che le due partite finite al varo degli inquirenti – Modena – Avellino e Avellino – Reggina) non le avrebbe neanche giocate poiché infortunato.

<<Non c’entro niente, vivo in incubo>> questa la dichiarazione che ha rilasciato Izzo alla stampa nei giorni scorsi.

Il calciatore si è inoltre dimostrato abbattuto nel leggere sui giornali molte calunnie nei suoi confronti.

L’operazione calcio – camorra ha portato all’arresto di 10 seguaci del clan di stampo camorristico “Vanella Grassi” e di altri 3 calciatori di Serie A accusati di aver volontariamente truccato i risultati delle partite dietro cospicui pagamenti di denaro.