> > Camorra, due motociclisti sparano contro furgone di un commerciante

Camorra, due motociclisti sparano contro furgone di un commerciante

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Camorra, terribile scena a Pozzuoli, dove due motociclisti, a viso coperto, hanno fatto fuoco contro un furgone appartenente ad un commerciante.

Camorra, gravissimo atto intimidatorio a Pozzuoli, nel Napoletano. I testimoni hanno raccontato di aver assistito in diretta ad un scena in stile Gomorra. Due uomini, in sella a due mote, sono giunti di fronte all’abitazione di un commerciante, ed hanno fatto fuoco con dei mitra contro il suo furgone. Dopodiché hanno cosparso il mezzo di benzina, fortunatamente senza appiccare il fuoco. Poi, però, hanno sparato contro un uomo di 55 anni, rimasto illeso.

Camorra atto indimidatorio

L’obiettivo iniziale del raid era un noto commerciante. I due malviventi sono giunti in moto sotto la sua abitazione di Pozzuoli in via Pierpaolo Pasolini, ed hanno fatto fuoco contro il suo furgone. Dopodiché hanno minacciato addirittura di bruciarlo. Per fortuna, almeno per ora, si sono fermati qua. I due uomini della camorra hanno ‘solo’ cosparso il mezzo di benzina, e poi se ne sono andati da via Pierpaolo Pasolini.

Hanno lasciato la zona del commerciante per andare però in via Umerto Saba. Qui, i malviventi hanno sparato dieci colpi d’arma da fuoco contro un 55enne, ritenuto affiliato al locale clan camorristico dei Longobardi-Beneduce. La vittima, in quel momento, si trovava fuori da un bar. Per sua fortuna, l’uomo 55enne è rimasto illeso. Ma è probabile che non lo si volesse uccidere.
I due motociclisti sono poi giunti in via de Curtis. Qui si sono ‘soltanto’ limitati ad avvicinare un 40enne titolare di un bar. A quest’uomo i due hanno mostrato la mitragliatrice e gli hanno intimato di riferire, verosimilmente agli appartenenti al clan dei Longobardi-Beneduce, che li avrebbero uccisi tutti. I carabinieri di Pozzuoli hanno trovato 15 bossoli, ogive e una bottiglia per il trasporto della benzina. Secondo i militari, i responsabili dei raid sono quasi sicuramente gli stessi individui.

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Camorra Pozzuoli

Quella che c’è nel Napoletano, è una vera e propria guerra tra clan. Nulla viene lasciato al caso quando vengono fatti atti intimidatori di questo genere. Non solo, la camorra addestra i propri uomini in maniera analoga a quella di un soldato pronto per andare in guerra. A darci questo dettagli è stato Nicola Palumbo, detto Faccia abbuffata ed ex perno del clan dei Longobardi-Beneduce.

Proprio a inizio novembre, a Pozzuoli sono state eseguite dai carabinieri quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere. Si è trattato di due boss del clan Longobardi-Beneduce e di due esponenti dei Del Bivio. L’accusa che pende su di loro è di omicidio aggravato da finalità mafiose.
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. I quattro uomini sono indicati come, rispettivamente, i due mandanti ed i due esecutori del doppio omicidio di Domenico Sebastiano e Raffaele Bellofiore, capi supremi del clan rivale dei Sebastiano-Bellofiore. I fatti risalgono al 19 giugno 1997 nel rione Toiano.