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Camorra, sequestrato arsenale: era nascosto in un muro di tufo

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Gli agenti di polizia del Commissariato di Secondigliano hanno trovato e sequestrato un arsenale che si tiene appartenesse ad alcuni clan della camorra.

Nel corso di una operazione avvenuta lo scorso sabato, gli agenti di polizia del Commissariato di Secondigliano hanno trovato e sequestrato un arsenale che si ritiene che possa appartenere ad alcuni clan della camorra.

Polizia sequestra arsenale appartenente a clan della camorra: l’operazione

Gli agenti di polizia di Secondigliano, nel corso di una operazione effettuata lo scorso sabato, hanno prima rinvenuto e poi posto sotto sequestro un arsenale che si ritiene fosse nelle disponibilità di affiliati ai clan della camorra della stessa zona.

In particolar modo, i poliziotti hanno trovato una carabina marca Jager modello AP — 74, con tanto di caricatori, silenziatore e oltre 300 cartucce, nel cortile di uno stabile in via Cassano, all’interno di un muro di tufo. Tutte le armi e munizioni varie sono state poste sotto sequestro e consegnate agli ispettori della Scientifica.

Icasi precedenti di sequestro di arsenali legati alla camorra

Questo è stato solamente l’ultimo episodio che riguarda il sequestro da parte della polizia di un arsenale appartenente a clan della camorra. Ad inizio settembre, infatti, i carabinieri hanno scoperto a Castellamare di Stabia, in un rudere nascosto dalla vegetazione che si trova nel rione Moscarella, due kalashnikov, sette pistole, caricatori, oltre 500 cartucce, passamontagna e 8 etti di hashish.

E’ questo l’arsenale che è stato scoperto dai carabinieri, con l’arsenale e la droga che erano stati nascosti all’interno di due borsoni. In particolar modo, in quella circostanza sono stati sequestrati due kalashnikov, otto caricatori pieni, cinque pistole semiautomatiche con matricola abrasa e cariche, due revolver con matricola abrasa e carichi, 514 cartucce di vari calibri, un passamontagna, tre radio portatili, oltre a 840 grammi di hashish, 50 grammi di sostanza da taglio e quattro bilancini.

La sostanza stupefacente è stata distrutta, mentre le armi sono state inviate al Ra.C.I.S. di Roma per effettuare gli esami balistici e per verificare l’eventuale impiego in episodi di intimidazione o di sangue.

Nei giorni precedenti era stato rinvenuto un altro arsenale di armi e munizioni nelle campagne di Roscigno. Quell’arsenale potrebbe appartenere ad alcuni pregiudicati dei Monti Lattari e della zona di Castellamare di Stabia. In quella circostanza le indagini sono state compiute sul territorio dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina.

Il tutto sarebbe emerso incrociando alcuni dati inerenti a dei personaggi noti della criminalità napoletana in zona e la proprietà di terreni e case nei comuni del comprensorio alburnino.