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Campagna elettorale, Meloni: “È ripartita la macchina del fango contro me e FdI. Sanno di perdere”

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Campagna elettorale: Giorgia Meloni su Facebook denuncia la macchina del fango avviata contro il suo ruolo politico e contro FdI.

Giorgia Meloni ha postato un messaggio su Facebook sottolineando che, di pari passo con la campagna elettorale, è ripartita anche la “macchina del fango” contro il suo ruolo politico e contro Fratelli d’Italia.

Campagna elettorale, Meloni: “È ripartita la macchina del fango contro me e FdI”

Le dimissioni di Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere disposto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno segnato in modo ufficiale l’inizio della campagna elettorale dei partiti italiani in vista delle elezioni indette il prossimo 25 settembre.

Con l’avvio della campagna elettorale, le forze politiche hanno già cominciato a lottare le une contro le altre senza esclusione di colpi. In questo contesto, si inserisce il post della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, pubblicato su Facebook nella giornata di domenica 24 luglio.

Sul suo profilo, infatti, Giorgia Meloni ha denunciato “la macchina del fango” che si sta abbattendo su di lei e sul suo gruppo politico, scrivendo:

Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia.
Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell’imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci.
Se ci riusciranno o no, quello dipenderà da voi.

I rapporti con Lega e Forza Italia

Intanto, ad Affaritaliani.it, il segretario della Lega Matteo Salvini ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle elezioni del 25 settembre. “Il Centrodestra sarà unito, a differenza di una sinistra divisa e litigiosa. Chi governerà lo sceglieranno gli Italiani con i loro voti, chi ne prenderà di più indicherà il premier, come è giusto che sia”, ha affermato Salvini. “Con Silvio Berlusconi non abbiamo parlato di incarichi, ma solo di programmi, con la sicurezza, il blocco degli sbarchi clandestini e la rottamazione di milioni di cartelle di Equitalia come priorità”.

In risposta a una domanda sull’ipotesi del Cavaliere presidente del Senato, poi, Salvini ha sottolineato: “Con tutto quello che ha fatto in Italia e nel mondo, può aspirare legittimamente a qualsiasi incarico, ma non ne abbiamo mai parlato”.