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Campitello di Fassa, il maneggio che salva i cavalli maltrattati: "Spesso vittime di violenza"

Carlotta

Il maneggio Charlotte Horse Riding Asd, gestito da Carlotta Buonomini, salva i cavalli malati e maltrattati, spesso vittime di violenza.

Il maneggio Charlotte Horse Riding Asd, gestito da Carlotta Buonomini, salva i cavalli malati e maltrattati, spesso vittime di violenza.

Campitello di Fassa, il maneggio che salva i cavalli maltrattati: “Spesso vittime di violenza”

Carlotta Buonomini, istruttrice di equitazione di 38 anni, originaria di San Marcello Pistoiese, in Toscana, ha raccontato a Il Dolomiti la sua attività nel maneggio Charlotte Horse Riding Asd, a Campitello di Fassa, “nato sei anni fa dalla voglia di salvare e recuperare cavalli con problemi o vittime di violenza per poter dare loro una vita piena d’amore, con le giuste attenzioni e cure“. “Il mio lavoro è incentrato sul cavallo e sulla loro salute, sia fisica che psicologica. Il mio è un maneggio dove ‘recupero’ i cavalli. Non lavoro solo sull’equiturismo, ma soprattutto sull’avvicinamento all’animale anche attraverso la ‘pet therapy’. C’è molto altro oltre al ‘cavallo che trasporta’, perché loro provano sensazioni. Noi spieghiamo chi è il cavallo prima di partire e la sua storia, spesso fatta di maltrattamenti” ha dichiarato Carlotta Buonomini. Una passione che è nata da quando era bambina. La donna ha lasciato gli studi di medicina ed è andata a Capo Verde, in Africa, dove ha aperto un’attività di avvolgimento bagagli all’aeroporto. “Ho preso una cavalla lì che si trovava in pessime condizioni, sottopeso e con una forte dermatite. Prendermi cura di lei mi ha dato un sacco soddisfazione, è stata una grande scommessa. Dopo aver visto molti cavalli morire davanti ai miei occhi, ne ho presi sempre di più” ha aggiunto.

Campitello di Fassa, il maneggio che salva i cavalli maltrattati: l’esperienza in Italia

Carlotta è tornata in Italia e ha deciso di iniziare a Varco Sabino, in Lazio, poi dopo alcuni mesi ha chiesto al comune di Campitello di Fassa, in Trentino, “il permesso di fare uno sport sulla neve con un cavallo che traina uno sciatore, un’attività che già facevo a Capo Verde sulle dune di sabbia“. A quel punto si è trasferita e il suo maneggio salva i cavalli che “altrimenti andrebbero incontro molto prima alla loro morte“. “Mi sono sempre sentita più a casa in montagna inoltre ho scelto questa vallata perché è un posto idoneo e tranquillo per i miei cavalli, essendo pianeggiante a 1500 metri di altitudine” ha aggiunto, spiegando che le basse temperature aiutano il recupero di questi animali. Carlotta ha dei collaboratori fissi, come Elton, 26enne di Capo Verde, ed Ester, 19enne della Val di Sole. Si occupa di 23 cavalli “speciali“, che provengono da tutta Italia, con malattie o traumi psicologici. “Il problema non è soltanto fisico, spesso sono scostanti, traumatizzati e sono diffidenti nei confronti dell’uomo” ha spiegato. Carlotta è anche un’istruttrice di educazione e per educare i cavalli ha scelto il “metodo gentile” della scuola Monty Roberts, basato sull’approccio delicato e comprensivo per rassicurare le vittime di violenza.

Campitello di Fassa, il maneggio che salva i cavalli maltrattati: “Incoraggiare le persone ad amare i cavalli”

Lo scopo è quello di “incoraggiare quante più persone possibile ad amare i cavalli e iniziare a cavalcare“, ha spiegato Carlotta. Charlotte Horse Riding, affiliato alla Federazione italiana sport equestri, pone molta attenzione anche sulle persone che montano il cavallo, che viene assegnato in base a peso e statura, per non farlo faticare o soffrire. Le realtà come quella di Carlotta sono pochissime, ma lei spera che possano aumentare. “È un lavoro di passione, lo faccio per i cavalli in primis che sono la mia forza e per la loro salute che si riflette in tutte le attività. Spero di poter mettere questo ‘seme’ nella testa delle persone che siano di più a farlo, dà un’enorme soddisfazione: dai cavalli c’è sempre da imparare” ha dichiarato Carlotta.