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Campo Minato e Solitario, ecco a cosa servivano davvero

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Alzi la mano chi non ha mai giocato su Windows a Solitario, Hearts o FreeCell, magari durante l'orario di lavoro. Secondo il magazine MentalFloss questo ha inciso sulle aziende, in termini di ore di lavoro, con una perdita di molto superiore alle pause caffé, ma ci informa anche che questi giochi s...

Alzi la mano chi non ha mai giocato su Windows a Solitario, Hearts o FreeCell, magari durante l’orario di lavoro. Secondo il magazine MentalFloss questo ha inciso sulle aziende, in termini di ore di lavoro, con una perdita di molto superiore alle pause caffé, ma ci informa anche che questi giochi sono stati inseriti da Microsoft nel sistema operativo non solo come svago per gli utenti, ma con delle motivazioni utilitaristiche. A parte il dimostrare che non sarebbe più servito il mazzo di carte per giocare, Solitario aveva il compito di indurre il giocatore a servirsi del “Drag and Drop” cioè il trascinamento del mouse. Campo Minato insegnava la diversità di utilizzo dei tasti destro e sinistro del mouse.

Sempre secondo MentalFloss queste iniziative hanno avuto successo poichè l’utente sta ancora utilizzando il mouse con tutte le sue potenzialità. Hearts, incluso nel 1992 mostrava le potenzialità del lavoro in rete allora all’inizio, grazie alla combinazione di quattro giocatori connessi via rete fissa. FreeCell, inserito tramite un aggiornamento per Windows 3.1, permetteva alle applicazioni a 32 bit di girare su macchine a 16 bit per testare che le introduzioni a 32 bit con Win32 fossero funzionali, perchè in caso contrario il gioco non avrebbe operato correttamente.