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Campobasso, ministro Savona indagato per usura bancaria

Savona indagato per usura bancaria

La procura di Campobasso l'ha definito un "atto dovuto", dal momento che Savona era a capo dell'Unicredit e della Banca di Roma.

Si torna a parlare di Paolo Savona, l’economista la cui nomina (respinta da Mattarella) come ministro dell’Economia ha bloccato il primo tentativo di formazione del governo Conte. Ora che è ministro degli Affari Esteri, l’economista è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Campobasso per presunta usura bancaria. L’accusa fa riferimento al periodo in cui Savona era a capo di Unicredit.

L’inchiesta

L’inchiesta è stata condotta dal pm di Campobasso, Rossana Venditti, e verte sui parchi eolici di tre regioni: Molise, Puglia e Campania. Presunta vittima del reato di usura bancaria è la Engineering srl, società dal fatturato milionario di proprietà dei fratelli Pietro ed Angelo Santoro, il quale in passato ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Acem Molise e vice presidente dell’Associazione nazionale imprese edili manifatturiere. La Engineering srl si è occupata della realizzazione di diversi campi eolici nel sud Italia. La denuncia è stata presentata nel 2017 alla procura di Campobasso da parte del legale della famiglia Santoro, Luigi Iosa.

Savona tra gli indagati

Il pm Venditti ha dichiarato che la procura è tenuta a inserire il ministro Savona tra gli indagati come “atto dovuto, in quanto la Cassazione penale impone di indagare i vertici della banche per via del loro ruolo di controllo e garanzia”. La banca in questione è la Unicredit, con particolare riferimento alla Banca di Roma. Al momento la procura ha avanzato una richiesta di proroga delle indagini e non ha formalizzato alcuna accusa.

Gli altri indagati

Oltre al ministro degli Affari Esteri, altre 22 persone sono indagate dal pm di Campobasso: tutti i manager della Banca di Roma nel periodo che va dal 2005 al 2013, oltre a grandi banchieri italiani. Si tratta di Alessandro Profumo (attualmente ai vertici di Leonardo), Fabio Gallia (alla Cdp), Aristide Canosani (ex sindaco di Ravenna), Franco Bellei, Alessandro Cataldo, Giovanni Chelo, Antonio Ciarallo, Giuseppe D’Onofrio, Cesare Farsetti, Paolo Fiorentino, Federico Ghizzoni, Luca Majocchi, Edoardo Massaglia, Roberto Nicastro, Dieter Rampl, Francesco Antonio Ricci, Rosario Spatafora, Nicolangelo Testa, Adolfo Toti, Giuseppe Vita.