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Can Yaman pronto a riconquistare Diletta Leotta? L'indiscrezione

Can Yaman

Can Yaman è intenzionato a riconquistare Diletta Leotta? Le voci di una crisi tra i due sono sempre più insistenti.

Aria di crisi tra Can Yaman e Diletta Leotta? Secondo indiscrezioni i due – che hanno trascorso le vacanze separati – starebbero per lasciarsi.

Can Yaman e Diletta Leotta: la crisi

Secondo i rumor in circolazione ci sarebbe aria di crisi tra Can Yaman e Diletta Leotta e infatti da settimane i due non si mostrerebbero insieme (e starebbero trascorrendo le loro vacanze separati). Sempre secondo le indiscrezioni in circolazione Can Yaman sarebbe pronto a riconquistare la conduttrice, che nel frattempo in Sicilia è stata travolta da una polemica per via delle “donne lampadario” alla sua festa di compleanno. Diletta Leotta ha festeggiato con un party esclusivo alla presenza di amici e parenti, e l’unico assente sarebbe stato proprio Can Yaman (che al momento si trova in Turchia per impegni di lavoro). I due torneranno a mostrarsi insieme?

Diletta Leotta e Can Yaman: il matrimonio

Usciti allo scoperto a inizio 2020, Can Yaman e Diletta Leotta sono stati travolti da numerosi pettegolezzi riguardanti una loro presunta “relazione falsa”, costruita solo per consentire loro di ottenere visibilità. La questione è stata smentita dai due celebri volti tv, che per altro si erano detti intenzionati a convolare a nozze. “Il matrimonio non è saltato, quelle che circolano sono solo voci: la storia d’amore è vera e sono molto felice. C’è solo da fare le cose con i tempi giusti. Lui si è tolto dai social per questioni di business”, aveva confessato la conduttrice.

Diletta Leotta: le polemiche

Nelle ultime ore la conduttrice è stata travolta da una vera e propria bufera per la presenza di “donne lampadario” alla festa del suo 30esimo compleanno. Contro di lei si è scagliata anche Alba Parietti, che attraverso i social ha tuonato: “Diletta Leotta è una bravissima professionista e anche lei deve avere il diritto di presentarsi come vuole, nuda o in guêpière: deve essere libera di non mettere un vestito alla sua serietà, ma deve essere lei a metterci la faccia, a prendersi la responsabilità della sua scelta. Si vesta lei da candelabro, si presenti lei in quella dimensione. Non credo che a nessuna donna possa piacere o sembrare dignitoso – anche se pagata – partecipare a una festa vestita da soprammobile. A meno che sia una rappresentazione artistica. E questa non lo era. Era solo cattivo gusto”.