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Canada, il deputato parlamentare William Amos nudo per sbaglio su Zoom durante una riunione

Deputato canadese senza veli durante una seduta parlamentare

Attimi imbarazzanti in Canada per il deputato parlamentare William Amos, apparso nudo in una diretta via Zoom durante una riunione della Camera.

Lo scorso mercoledì, 14 aprile, il deputato liberale William Amos è apparso sugli schermi dei suoi colleghi completamente nudo e le immagini dello spiacevole episodio hanno fatto velocemente il giro del mondo generando non poche polemiche. 

Deputato canadese senza vestiti in diretta

Secondo quanto riportato dai media locali, Amos, che dal 2015 rappresenta Pontiac, un comune nel Québec occidentale, avrebbe dovuto partecipare ad una riunione con i colleghi della Camera dei Comuni su Zoom quando si è verificato l’increscioso evento. 

Le scuse sui social 

Non si sono fatte attendere le scuse del protagonista che, in una nota pubblicata sul suo profilo twitter, ha scritto: 

Oggi ho commesso un grave e sfortunato errore e ovviamente ne sono molto imbarazzato. La mia webcam è rimasta accesa erroneamente mentre mi stavo rivestendo dopo essere rientrato dal jogging. Chiedo scusa ai miei colleghi della Camera.

L’opinione dei colleghi

Suo malgrado però, non molto comprensiva si  è mostrata la deputata de Blocco del Quèbec Claude DeBellefeuille che prendendo la parola nel corso della stessa seduta ha detto:

Oggi abbiamo battuto un nuovo record: abbiamo visto un membro di questa Camera vestito in modo improprio. Cioè svestito. Quindi ricordo a tutti, specialmente agli uomini, che la giacca e la cravatta sono appropriate, ma lo sono anche la camicia, la biancheria e i pantaloni. Abbiamo visto che il collega è in ottima forma fisica, ma credo che gli dovrebbe essere ricordato cosa è appropriato e di controllare la sua videocamera.

E mentre molti hanno deriso Amos per l’errore, altri hanno mostrato le loro preoccupazioni sul fatto che gli screenshot del suo incidente senza veli fossero trapelati al pubblico da una riunione ufficiale visibile solo ad un gruppo ristretto di colleghi.  

Per questo dunque Amos ha esortato gli organi competenti a condurre una “indagine approfondita” sull’immagine trapelata:

È davvero un peccato che qualcuno abbia condiviso, senza il mio consenso, una foto in cui stavo cambiando i miei vestiti. Nessuna persona merita di subire un tale danno – ha riferito in una mail al The Post.