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Canada, paura per una malattia simile alla mucca pazza: morte 5 persone

Canada, paura per una malattia simile alla mucca pazza

Cresce la preoccupazione in Canada, dove una misteriosa malattia simile alla mucca pazza ha provocato già cinque decessi.

Paura in Canada: segnalati oltre 40 casi di una misteriosa malattia simile al morbo della mucca pazza nella provincia del New Brunswick, sulla costa orientale del Paese.

Canada: malattia simile a mucca pazza

Secondo le autorità sanitarie, le persone colpite sono almeno 43. I sintomi sembrano assomigliare alla malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD), una sindrome cerebrale che tra le varianti include l’encefalopatia spongiforme bovina (BSE), meglio nota come morbo della mucca pazza. Tra i sintomi ci sono: cambiamenti del comportamento, problemi di coordinazione, dolori e spasmi inspiegabili, declino cognitivo e atrofia muscolare.

Da quanto emerge dai dati preliminari, questa misteriosa malattia colpirebbe tutte le fasce d’età e potrebbe essere contratta da acqua, aria o cibo. Il primo caso identificato risale al 2015, a cui si aggiungono i 24 casi riportati nel 2020 e, ad ora, 6 nel 2021. Alla malattia sono stati collegati 5 decessi.

Ora si sta cercando di identificare la malattia e le possibili cause. Secondo il gruppo di esperti guidato dal neurologo Alier Marrero del Dr. Georges-L.-Dumont University Hospital Centre di Moncton, non si tratterebbe di una sindrome genetica. Si valuta la possibilità che si tratti di una nuova variante della malattia da prioni o di una patologia completamente nuova.

Le parole degli esperti

“I pazienti hanno caratteristiche cliniche che corrispondono a malattie da prioni, di cui una è la malattia di Creutzfeldt-Jakob, ma non ci sono prove che dimostrino che abbiano questa sindrome o qualsiasi altra forma di malattia da prioni”, ha spiegato Marrero.

“Non ci sono prove, nemmeno un accenno, anche nelle tre autospie che sono state eseguite, di una malattia da prioni umana” ha confermato alla CBC News il dottor Neil Cashman, esperto di malattie da prioni e professore della British Columbia University, che ha aggiunto: “È qualcosa di inaspettato per me, francamente”.

I casi sembrano essere limitati ad alcune aree. Per questo, gli esperti non escludono che possano essere dovuti ad una tossina ambientale: “Alcuni possibili sospetti includono la B-metilammino-L-alanina (BMAA) e l’acido domoico, entrambe tossine che a volte si accumulano nei pesci e nei crostacei”, spiega Cashman.

Tuttavia, questa è solo un’ipotesi, l’identificazione della vera causa potrebbe richiedere tempo: “È possibile che le indagini in corso ci rivelino la causa in una settimana, così come è possibile che per scoprirla occorra anche un anno”.