> > Cancellieri: La scarcerazione non è avvenuta in seguito a una mia pressione

Cancellieri: La scarcerazione non è avvenuta in seguito a una mia pressione

default featured image 3 1200x900

Ieri, 5 novembre 2013, si è tenuto il tanto atteso discorso a Senato e Camera per la fiducia del Ministro Cancellieri in merito alle intercettazioni con la compagna del faccendiere Ligresti. Il Ministro si è dichiarato sereno e con la coscienza pulita. Atteggiamento che ha poi confermato anche...

cancellieri 622 511

Ieri, 5 novembre 2013, si è tenuto il tanto atteso discorso a Senato e Camera per la fiducia del Ministro Cancellieri in merito alle intercettazioni con la compagna del faccendiere Ligresti. Il Ministro si è dichiarato sereno e con la coscienza pulita. Atteggiamento che ha poi confermato anche nelle dichiarazioni in aula. Ne riportiamo alcune:

“la scarcerazione non è avvenuta in seguito a una mia pressione o ingerenza, mai stata e mai concepita, ma per indipendente decisione della magistratura torinese che più volte ha chiarito in modo limpido che è stata frutto di una autonoma valutazione scevra da influenze e condizionamenti

“Mi faccio carico quotidianamente delle segnalazioni che arrivano, in un colloquio quasi quotidiano con le autorità penitenziarie”, ha spiegato sottolineando che “ogni vita che si spegne è una sconfitta per lo Stato, e io ne sento tutto il peso”

“Sono stata e sono amica di Antonino Ligresti ma in nessun modo la mia carriera è stata influenzata da questi e altri rapporti personali: sono una persona libera che non ha contratto debiti di riconoscenza”

“Anche mio figlio è stato indebitamente trascinato in questa vicenda, il suo incarico in Fonsai è frutto della sua pregressa esperienza nel mondo bancario” ed è arrivato quando “ero una tranquilla signora in pensione e non avrei mai pensato che sarei diventata ministro”

“Alcune espressioni usate da me sono state utilizzate per creare empatia. Mi rendo conto che alcune espressioni possono aver generato dubbi sul senso delle mie parole, mi spiace, mi rammarico di aver fatto prevalere i sentimenti sul distacco che un ministro avrebbe dovuto imporre”.

PD e PDL negano la richiesta di dimissioni, mentre M5S, Scelta Civica e Lega vorrebbero un passo indietro.