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Cane abbaia: ritrovato corpo del padrone suicida

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Una vicina, insospettita e preoccupata dai versi dell'animale, ha deciso di chiamare i soccorsi, che hanno fatto la macabra scoperta

Non è facile che un cane si metta ad abbaiare a caso, senza un motivo. Deve aver pensato questo la donna che abita nello stesso condominio da dove ormai si udivano i versi dell’animale. Inoltre, ormai, da troppo tempo non si vede in giro il padrone del cane. La donna, perciò, ha deciso di chiamare i soccorsi. Purtroppo, l’epilogo era uno dei peggiori che si potessero prospettare. Infatti, è stato trovato impiccato in uno scantinato il padrone del cane. L’uomo si era suicidato circa sette giorni prima. Sono stati trovati anche dei biglietti di addio.

Cane e scoperta cadavere

Sentir abbaiare continuamente un cane può essere fastidioso. Ma in questo caso è stato come un allarme necessario. Una donna, che vive a Sanremo, ha infatti deciso di chiamare i soccorsi, dopo che continuava a sentire i disperati versi dell’animale. Inoltre, non vedeva il padrone, suo vicino, da diverso tempo. Troppo, era sicuramente successo qualcosa. Presso l’abitazione sono giunti la polizia, i vigili del fuoco ed il personale sanitario del 118. è stato necessario forzare la porta. Ma non vi era nessuno, a parte il povero animale. A questo punto sono scattate le ricerche del padrone. Purtroppo, l’uomo è stato trovato senza vita in uno scantinato di via Lamarmora. Il padrone si era impiccato circa 7 giorni prima del ritrovamento. Sono stati anche ritrovati dei biglietti di addio. L’uomo viveva da solo con il suo cane, aveva 55 anni e sembra che fosse malato da tempo.

Uomini soli

La presenza del cane è stata decisiva nel ritrovamento del cadavere del pover’uomo. Infatti, con ogni probabilità, senza di lui il corpo sarebbe rimasto nascosto per molto più tempo.

Sono diversi i casi in cui delle persone che vivono da sole vengono ritrovate morte dopo mesi. Un esempio è la scoperta effettuata il 5 ottobre scorso. A Brescia, un affittuario di 65 anni è stato trovato morto quel giorno. era un ex impiegato in banca ormai in pensione. Quando i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento, chiuso dall’interno, hanno trovato il cadavere, seduto in salotto in evidente stato di decomposizione. Le tapparelle erano abbassate ma le finestre aperte. Questo costante ricambio di aria hanno impedito il formarsi di forti odori che potessero richiamare l’attenzione dei vicini. Solo una cosa poteva attirare l’attenzione di una certa persona: il mancato pagamento dell’affitto. La proprietaria dell’appartamento non riusciva ì da alcune a contattare l’affittuario.

A destare altri interrogativi, il fatto che l’uomo, oltre a non aver saldato le ultime mensilità, non aveva nemmeno ritirato la posta. Ma perché nessun altro si è preoccupato di questa persona? Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo 65enne aveva da tempo rotto i rapporti con i familiari, e dopo la morte dell’anziana madre non risulta che avesse contatti con altri parenti o amici.
A Reggio Emilia, negli stessi giorni, un altra persona è morta, e il suo cadavere era rimasto in casa per due mesi.

Il signor Paolo Copelli, 74 anni ed ex impiegato comunale, non usciva praticamente più di casa. Nessuno lo vedeva in giro, lui non si vedeva più con nessuno, nemmeno con i suoi cari. I vicini hanno dato l’allarme a causa dell’odore.