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Tra gli impegni che il governo italiano ha preso con l’Europa tramite il PNRR vi è quello dell’eliminazione dell’obbligo, per i venditori di elettricità, di raccogliere tramite bolletta somme che non sono direttamente correlate con l’energia: tra queste ultime vi è quella relativa al canone Rai, che potrebbe quindi essere presto tolto dalla fattura contenente le spese elettriche.
Canone Rai verso l’uscita dalla bolletta
La disposizione potrebbe far parte del disegno di legge sulla concorrenza atteso in Consiglio dei Ministri giovedì 29 luglio. Altrimenti potrebbe seguire anche iter parlamentare: in ogni caso l’impegno formalizzato avrà effetto a partire dalla fine del prossimo anno.
Il canone pesa attualmente sui costi dell’elettricità 9 euro al mese per 10 mesi, vale a dire un totale di 90 euro all’anno. Era stato il governo Renzi, a fine 2015, a scegliere di inserire la somma come addebito sulle bollette emesse dalle società elettriche. Una misura che aveva lo scopo di sconfiggere l’evasione che storicamente ha afflitto il canone della televisione pubblica (costava 113 euro all’anno ma erano in molti a non pagarlo) e che ha però fatto apparire più care le bollette dell’energia, motivo per il quale l’Unione Europea ha più volte criticato l’Italia.
Canone Rai verso l’uscita dalla bolletta: “Onere improprio”
Ora, dato che Bruxelles ha chiesto che per motivi di trasparenza e rispetto della concorrenza vengano eliminati gli “oneri impropri“ dai costi dell’energia, è molto probabile un ritorno al passato e al pagamento separato del canone. Dato che c’è tempo fino a dicembre 2022 per l’adozione definitiva del provvedimento, non è ancora certa la modalità che andrà a sostituire il pagamento del canone nella bolletta elettrica.
Canone Rai verso l’uscita dalla bolletta insieme ad altri oneri impropri
Il canone non è comunque l’unico onere improprio che grava sulle bollette. Ci sono infatti anche altre voci non propriamente correlate all’energia come la messa in sicurezza del nucleare, misure di compensazione territoriale, le agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema.
Non è comunque certo che le misure sulla razionalizzazione delle bollette elettriche trovino posto sin da subito nel testo del governo. L’impegno con l’Europa prevede l’approvazione a luglio ma l’adozione definitiva alla fine del prossimo anno: alcune novità potrebbero dunque essere introdotte durante l’esame parlamentare.