Daniele Orlandi E’ sicuramente il cartone delle festività natalizie per eccellenza. Stiamo parlando de Il Canto di Natale della Disney, celebre cartoon ispirato all’altrettanto amato e omonimo libro di Charles Dickens, che ha per protagonisti Tipolino, Zio Paperone e diversi altri personaggi Disney, nelle rispettive parti della storia; non tutti sanno che il nome originale del cartone è Mickey’s Christmas Carol e che è stato diretto nel 1983 da Burny Mattinson; non si tratta di un film bensì di un cortometraggio animato della serie Michey Mouse e porta la firma della Walt Disney Productions che lo ha prodotto. Oltre a Topolino, che interpreta il ruolo di Bob Cratchit e Paperon de’ Paperoni nella parte di Scrooge McDuck, ispirandosi chiaramente al ruolo di Evenezer Scrooge, ci sono anche diversi altri personaggi Disney non solo dell’universo di Topolino ma anche di Robin Hood e Le avventure di Ichabod e Mr. Toad. Come Paperino (il nipote Fred), Pippo, nella parte di Jacob Marley, Gambadilegno (fantasma del Natale Futuro), il Grillo Parlante (fantasma del Natale Passato), il Gigante (fantasma del Natale Presente).
Questo cartone è diventato, nel corso degli anni, un irrinunciabile appuntamento natalizio ed in tantissimi, grandi e piccini, lo guardano nel giorno di Natale. La sua durata è di soli 24 minuti e va a riprendere, in versione cartoon, le ipocrisie e la povertà dell’Inghilterra del 1800, quando il governo poco faceva per risolvere i difficili problemi. Alcune curiosità su Il Canto di Natale: si tratta dell’ultima volta nella quale Clarence Nash (ultimo doppiatore originale dei personaggi Disney) doppiò Paperino; nel 2010 Robert Zemeckis ha diretto una nuova versione del classico di Dickens in cartone.
